Non è ‘un paese per donne’. Anche Sesto sconta un divario, ormai stratificato, legato al ‘genere’ nella visione della città: si contano ad esempio sulle dita di una mano le strade ‘al femminile’ al Sesto, l’ultima quella intitolata, nel 2021 a Nilde Iotti. Il problema che emerge, però, è più generale: quello di ripensare la città facendone luogo inclusivo per tutte e tutti attraverso la visione dell’urbanistica di genere. Si discuterà proprio di questo nell’incontro in programma domani alle 9,30 alla Biblioteca Ragionieri (piazza della Biblioteca 4) che metterà a confronto semplici cittadini, professionisti e amministratori. In particolare la riflessione partirà dal fatto che la pianificazione delle città ha escluso storicamente le donne, essendo queste relegate ad una dimensione domestica e di cura familiare. Le strade, le piazze, il modo in cui certe funzioni sono organizzate e collocate risentono di questa prospettiva patriarcale che ha escluso fino ad oggi non soltanto le donne, ma anche i bambini, gli anziani, i disabili dalle grandi scelte urbanistiche. L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione comunale insieme all’Ordine degli Architetti di Firenze - Commissione Pari opportunità. Ad aprire la mattinata, prima degli interventi previsti, saranno i saluti dell’assessore all’Urbanistica Edilizia Privata e convenzionata Damiano Sforzi, della consigliera Pari Opportunità e Politiche di Genere del Consiglio comunale di Sesto Irene Falchini e di Isabella Bacci consigliera dell’Ordine degli Architetti di Firenze, referente della Commissione Pari Opportunità. S.N.
Cronaca’Non è un paese per femmine’. L’incontro sull’urbanistica di genere