Firenze, 11 marzo 2023 - Il Nucleo operativo di protezione civile di Firenze festeggia 30 anni di attività: gli “angeli dei trapianti” esperti nella logistica hanno portato a termine in questi tre decenni oltre 12mila missioni. Che significa oltre 12mila vite salvate prelevando e consegnando le cellule necessarie ai malati per i trapianti di midollo. Un’idea originale di Massimo Pieraccini, che il Nopc lo fondò trent’anni fa: un’associazione fiorentina ma che conta su una rete di volontari in tutto il mondo. Perché si sa, il donatore può essere in Sudamerica e il ricevente in Europa, ecco perché è così preziosa l’esperienza di questi angeli capaci di volare in poche ore in tutto il globo per portare a termine una missione: perché perdere un aereo può mettere a rischio una vita. Pieraccini è il padre e il volto del Nopc ma insieme a lui ci sono tante persone che costituiscono una realtà straordinaria.
Il primo evento del trentennale è stata la presentazione del nuovo libro nella sala Dino Campana della biblioteca delle Oblate di Firenze: “Vite per la vita anche in pandemia” (ed. Tassinari), una raccolta di testimonianze dei volontari che raccontano le loro missioni durante la pandemia. Perché è già difficile fare quello che fanno i volontari del Nopc in condizioni normali - tra scioperi, ritardi, burocrazia - figuriamoci con il Covid, gli aerei fermi, le frontiere chiuse. Sembra quasi un romanzo che si legge tutto d’un fiato ma con un valore aggiunto: non è finzione, non è realtà romanzata, è vita vera.
Eppure l’attività del Nopc non si è mai fermata. Nemmeno in quei giorni terribili, in cui Pieraccini dovette affrontare anche la morte del padre, tra i primi fiorentini a perdere la vita per il maledetto Covid.
Tra i presenti alle Oblate il presidente della Regione, Eugenio Giani, la vicesindaca Alessia Bettini, l’assessore Titta Meucci, il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, l’artista Elisabetta Rogai (che ha illustrato la copertina con una delle sue opere), mentre è intervenuta in video Nicoletta Sacchi, direttrice del registro italiano dei donatori di midollo osseo. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Nadia Fondelli.