Due colpi nel giro di pochi minuti e pochi metri di distanza. È successo nella notte tra sabato e domenica: un gruppetto di tre giovani, secondo quanto ricostruito, di origine nordafricane, ha prima derubato un ragazzo di 21 anni, italiano, in Borgo Allegri, per poi a un centinaio di metri di distanza, in via Carducci, ripetersi con un altro coetaneo.
Nel primo episodio, i tre si sono avvicinati al giovane e hanno sfoderato un coltello, puntandoglielo contro, all’altezza di torace e collo. Immobilizzato alla vista della lama, i tre gli hanno sfilato lo smartphone dalla mano e si sono dati alla fuga. È scattata subito la chiamata al 112nue: sul posto è arrivata in poco tempo una volante della polizia, che giunta sul posto si è però trovata di fronte non a una, ma a due rapine.
In via Carducci, sempre nel cuore del centro storico e della movida della città, è infatti arrivata poco dopo un’ulteriore richiesta di aiuto di un giovane, sempre italiano, derubato anche lui da tre individui di origini nordafricane armati di coltello. Arrivati sul luogo, gli agenti hanno raccolto la testimonianza della seconda vittima, alla quale sono stati portati via soldi dal portafoglio dopo essere stato minacciato con un coltello. I profili degli aggressori, abbozzati da entrambi i giovani, coincidono per numero, fisionomia e modus operandi.
Ancora sotto choc, i ragazzi hanno sporto denuncia, mentre le volanti accorse sul luogo, intuita la modalità d’azione della banda, si sono subito attivate per cercare di individuarli nei paraggi. Una strategia, quella degli agenti, che si è rivelata azzeccata: in via Cavour infatti viene fermato un sospetto che, per fattezze e abiti indossati, combacia con la ricostruzione di entrambi le vittime. Addosso gli viene inoltre rinvenuto il cellulare rubato alla prima vittima.
L’oggetto gli viene riconsegnato, ma on contenti, gli agenti si mettono sulle tracce degli altri due aggressori. Che tuttavia hanno fatto perdere le proprie tracce.
Almeno per il momento: al vaglio degli uomini di via Zara, ci sono le telecamere di sorveglianza della zona, che essendo uno snodo centrale della città, è ben coperta. E forse, gli occhi elettronici fiorentini, hanno immortalato entrambe le scene di violenza. Le ennesime in città.
Pie.Mec.