di Francesco QuerustiFIRENZEGrido d’allarme di nove società di calcio fiorentine per gli alti costi della Tari, da dover pagare anche per periodi che ritengono non dovuti. Albereta Nave, Audace Galluzzo, Audace Legnaia, Firenze Sud, Floria, Floriagafir, Porta Romana, Sancat e Settignanese hanno trovato una linea comune con cui interloquire con l’assessora allo sport Perini e la sindaca Funaro.
"Gli impianti sportivi erano chiusi per decreto legge governativo riguardante il Covid - spiega Maurizio Romei, presidente della Settignanese - ma la Tari è stata conteggiata con tariffa annuale piena. Non riteniamo giusto dover pagare la tassa della nettezza urbana per i diversi mesi di chiusura riferita agli anni 2020 e 2021. Chiediamo a nostro sostegno l’intervento delle forze politiche e istituzionali per trovare delle soluzioni ed evitare tali pagamenti, che comunque stiamo regolarizzando. Proponiamo un tavolo d’incontro congiunto per meglio chiarire le nostre istanze. Chiediamo inoltre per il mondo dello sport, in considerazione dei grandi valori sociali, l’abolizione o la riduzione del 50% in futuro della tassa".
La società che deve pagare la cifra più alta è il Porta Romana. "Dobbiamo sostenere un costo di 15-20mila euro annui vista l’ampiezza dello stadio Bozzi che abbiamo in gestione. Ma tanti spazi non sono utilizzati e la cifra e le valutazioni sono secondo noi da rivedere. Abbiamo già chiesto un incontro con Alia e Comune per meglio capire come agire nel rispetto delle regole, ma con dei correttivi. Al momento fra le quote stabilite e gli arretrati abbiamo una cifra enorme da pagare. Per la Tari andrebbero applicati dei differenti coefficienti di calcolo a seconda del tipo di attività svolta e della presenza del pubblico. Per il periodo di chiusura Covid la Tari va completamente annullata".
"Bisogna far capire a tutti che l’attività e il valore sportivo e sociale sono beni fondamentali comuni da salvaguardare - precisa il presidente della Floriagafir, Paolo Ricci -. Le società svolgono e sono un presidio a sostegno dei ragazzi e delle loro famiglie. Vogliamo considerazione e rispetto perché lo meritiamo per il lavoro giornaliero e l’impegno dei tanti volontari. Le tariffe Tari sono da rivedere e valutare con attenzione".
"I nostri debiti per la Tari li abbiamo già rateizzati, con una cifra annua sull’impianto di circa tremila euro - dice Bobo Gori, presidente del Firenze Sud -. Il periodo del Covid, le bollette impazzite, la diminuzione di tesserati e la crisi economica stanno mettendo in ginocchio le società. Oltre alla Tari da rivedere, voglio ricordare i periodi con i campionati sospesi, la mancanza dei tornei e degli affitti campo, il ridotto incasso bar e ristorazione, le minori sponsorizzazioni e perdita di altre fonti di entrate". Anche il presidente dell’Audace Galluzzo, Franco Angelozzi, si unisce al coro: "Dobbiamo essere tutelati sia per la Tari che per le altre problematiche legate all’impianto e alle normative sul lavoro sportivo. Ci sono costi troppo alti e da calcolare con nuovi criteri gestionali. Offriamo divertimento, il piacere di stare insieme e un presidio sociale di sicuro affidamento a tutti. La scuola calcio e le attività giovanili sono un fiore all’occhiello e la nuova legge regionale sullo sport deve essere ben interpretata dai Comuni, per essere al fianco di chi svolge una seria attività".