Sognano un lavoro in linea coi propri interessi, vorrebbero trascorrere almeno un periodo della loro vita all’estero e seguono l’attualità attraverso il web. Il problema che più li preoccupa? L’inquinamento. Eccole le future matricole che si sono date appuntamento al campus Morgagni, dove oggi si conclude l’open day dell’Università di Firenze. Novemila i ragazzi iscritti. Un numero record. "Mai era stato organizzato in ateneo un evento di orientamento della durata di tre giorni", dice la rettrice Alessandra Petrucci. Anche le immatricolazioni mostrano un ateneo decisamente in buona salute. "Abbiamo 11mila nuove matricole e 61mila studenti iscritti. Dal 2015-2016 il trend è in crescita e Firenze ha sempre retto bene", sorride la prorettrice alla didattica Ersilia Menesini.
Tra i corsi più gettonati? Ingegneria, Giurisprudenza, Medicina, Scienze politiche ed Economia. Gli studenti, ai vari stand, si informano soprattutto sugli eventuali test d’ingresso e, poi, si soffermano con attenzione nel valutare i vari sbocchi professionali. Silvia Montorsi, borsista in Scienze della formazione, ha notato "molto interesse anche verso i percorsi magistrali. Segno che i giovani hanno le idee chiare e sono più propensi di un tempo a guardare alla prospettiva futura". Matteo Ortolani, studente di quinta all’alberghiero, è incerto sul proprio futuro: "Non so se mi iscriverò all’università; sono venuto per chiarirmi un po’ le idee. Nel caso, sceglierò un percorso scientifico. Come vedo il futuro? Eh, sono un po’ preoccupato, tra le guerre e le crisi globali". Lorenzo Scudieri, quinta linguistico internazionale, ha le idee più chiare: "Penso di iscrivermi a ingegneria informatica. Mi sono scoperto bravo in matematica e, poi, si tratta di un percorso che offre ottime chance in termini di lavoro, magari anche all’estero". C’è invece Economia nel futuro di Benedetta Scardigli, ora iscritta a ragioneria: "Il mio sogno nel cassetto? Diventare manager in un’azienda".
La sfida dell’Università è stare al passo con i cambiamenti tecnologici e sociali, dall’intelligenza artificiale alla sostenibilità. "Nell’ambito giuridico, ad esempio, si affrontano tematiche legate all’etica delle nuove tecnologie; nel settore medico-sanitario e nelle scienze umanistiche si assiste a un’importante digitalizzazione, come nell’analisi di testi e archivi - spiega sempre Menesini -. L’università deve essere all’avanguardia nel cambiamento sociale".
Elettra Gullè