
di Iacopo Nathan
"Abbiamo scelto di vivere qui perchè potevamo affacciarci sulle colline, adesso c’è una terribile antenna di 25 metri". La vita di via del Ronco Lungo è stata sconvolta, in poco tempo, da una installazione a dir poco singolare, che ha provocato la rabbia e lo sgomento dei residenti. In pochissimi giorni, infatti, in un fazzoletto di terreno è spuntata un’antenna telefonica, della compagnia Iliad a oscurare la vallata.
"La nostra è una strada corta, nei pressi di viale Nenni – racconta Francesca Bertini –. Questa antenna è una cosa davvero inaccettabile per noi. La cosa più preoccupante, è che a nemmeno trecento metri di distanza c’è la scuola primaria Don Milani". Lo stupore, poi, è arrivato dalla rapidità in cui questa torre di oltre 25 metri è apparsa.
"Mio mariti ha visto il cartello un giorno – spiega Francesca –poi hanno iniziato a scavare e riempire con il cemento, e in men che non si dica ci siamo trovati questa terribile antenna".
I residenti della zona si sono da subito attrezzati, cercando di fare gruppo e mostrare tutto il dissenso. In men che non si dica, infatti, è partita una raccolta firme, che ha già superato le 250 sottoscrizioni.
"Ci sono tante cose che non tornano in questa storia - racconta un’altra residente, Stefania Certo –. In poco meno di due mesi hanno comprato il terreno e realizzato l’antenna. Abbiamo provato a rivolgerci all’Arpat e al Comune, ma non abbiamo trovato nessun tipo di risposta. Gli unici che ci hanno detto qualcosa sono stati i funzionari del Quartiere 4, che ci hanno detto di on preoccuparci. Io ci tengo a sottolineare che ho comprato casa qui perchè affacciandomi vedevo le colline e il verde, adesso dalla mia camera da letto si vede solo un’antenna".
Nel quartiere i residenti si stanno organizzando, riunendosi e portando tramite il passaparola sempre più a galla il loro dissenso. Cartelli e striscioni contro l’antenna si vedono già per via del Ronco Lungo, e non sembrano intenzionati a fermarsi qui.
"Questi un tempo erano campi di contadini, ci stava mio nonno - racconta Ilaria Ristori –. Quello doveva essere un terreno agricolo, e invece adesso c’è un’antenna, non ce la saremmo mai aspettata una cosa del genere. Negli anni abbiamo fatto un lavoro di riqualificazione urbana molto accurato e minuzioso, con gli orti per gli anziani, il verde e i parcheggi, e nel giro di dieci giorni è cambiato tutto. Mi sembra una cosa impossibile che ci sia un’antenna di 24 metri attaccata alle case e ai giardini delle persone".