Firenze, 13 maggio 2023 – Trovata la sede che ospiterà la moschea a Firenze. Da quella attuale in piazza de’ Ciompi, sotto sfratto, sarà trasferita in una ex filiale adesso vuota, di banca Intesa poco distante, per cui la comunità islamica locale ha fatto l'unica offerta. Lo ha confermato l'imam Izzedin Elzir annunciando l'ok da parte di Intesa Sanpaolo, proprietaria dell'immobile.
“La comunità ha avuto fiducia in me – ha detto – ho dovuto lavorare in maniera molto riservata per non bruciare i progetti. Ringrazio il Comune, in particolare Nardella e Funaro: li ho chiamati anche a mezzanotte, alle 6 del mattino, loro avevano sempre il telefono acceso per me e non è scontato. La possibilità di avere la moschea in via Martiri del Popolo all'inizio l'avevamo esclusa, perché pensavamo fosse molto piccola. Ci è stato detto che era 487mq, con i tecnici abbiamo deciso di provare. I ringraziamenti vanno a tutta la città. Il locale di via Martiri del Popolo è migliore 100mila volte rispetto a quello attuale, che è un magazzino. Questa invece è una ex filiale di banca, è elegante”.
"Ringrazio Carrai - il console di Israele a Firenze, mi ha chiamato circa 45 giorni fa, mi ha detto di essere disponibile a dare una mano in qualsiasi modo - ha aggiunto l'imam -. Vorrei ricordare anche il primo donatore, Franco Cardini, che ha dato un finanziamento di 1000 euro per la compravendita della moschea. Sulle donazioni abbiamo chiesto solo che fossero trasparenti”.
Secondo l'Imam "questo è un importante risultato della realtà di Firenze. A Firenze si dialoga per l'interesse della città. Qualcuno pensava che i fedeli potessero fare manifestazioni violente ma noi lo abbiamo detto in tutte le lingue, il nostro obiettivo era pregare. Vogliamo ringraziare le forze dell'ordine, la prefettura. E ringrazio tutti i tecnici che hanno lavorato senza prendere un centesimo. Spero che saremo un valore aggiunto per la comunità, la città, il nostro Paese”.
Sui tempi di ingresso della Comunità nella nuova moschea in via Martiri del popolo "non lo sappiamo, i tempi della banca non li conosciamo ma chiediamo di fare velocemente”, le condizioni attuale dell'immobile “sono buone”. Dal punto di vista economico “abbiamo sempre fatto autofinanziamenti, sarà così anche stavolta. È un sacrificio che i fedeli fanno per il loro credo”. Ha detto Izzedin Elzir a proposito dell'individuazione della nuova moschea per cui la comunità islamica ha fatto un'offerta di 1.251.000 euro. L'imam ha aggiunto che “diverse chiese mi hanno contattato” per offrire un aiuto “e inizialmente noi abbiamo risposto che volevamo prima avere la certezza dell'aggiudicazione dell'immobile, ora possiamo accettare le donazioni. Così come le donazioni di altre persone. Chi poi ha dubbi sull'utilizzo dei fondi può venire da noi, gli facciamo vedere i nostri conti, però poi chiediamo a chi ha dubbi di mostrare il proprio conto”. Sull'aspetto economico il sindaco Dario Nardella ha detto “che i fondi ci sono e non c'è un mutuo, così come non ci sono fondi governativi”.
Nardella: “Punto di svolta storico”
"L'arrivo degli ufficiali giudiziari è l'8 giugno ma stante la notizia che la banca ha di fatto aggiudicato la sede di fronte all'unica offerta, che è quella presentata dalla comunità islamica, ci sono tutte le condizioni per evitare definitivamente lo sfratto. Da lunedì lavoreremo per questo, prendendo contatto con tutte le parti in causa”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, sull'individuazione della nuova sede per la moschea cittadina. “Nei prossimi giorni arriverà a Firenze il segretario della Lega islamica mondiale”, ha pure annunciato Nardella aggiungendo che “oggi siamo a un punto di svolta storico per la nostra città e la comunità islamica a Firenze, dal 2004 si fanno discussioni, polemiche politiche inutili: siamo arrivati con un gioco di squadra importante ad individuare la nuova moschea della comunità musulmana della nostra città. Alla fine la volontà della proprietà di procedere allo sfratto esecutivo della moschea di piazza dei Ciompi è stata una scintilla che ha accelerato il processo”. Nardella ha ringraziato l'assessore Sara Funaro che “ha seguito passo per passo le attività della comunità, il console onorario di Israele, Carrai che ha avuto un ruolo molto significativo in alcuni passaggi che ci hanno consentito di arrivare a questa conclusione. È un bel segnale di dialogo tra mondi che troppo spesso vengono descritti come mondi inconciliabili. Anche questo conferma il fatto che Firenze è città del dialogo”.
Le parole del Cardinale Betori
"Sono molto lieto che la comunità islamica della nostra città abbia trovato lo spazio adeguato per la moschea, il luogo dove esercitare la propria vita religiosa comunitaria e il proprio culto. Siamo legati alla comunità islamica da lunga e sincera amicizia, e con le altre confessioni religiose siamo stati sempre vicini e abbiamo sofferto con loro in questi mesi difficili”. Lo afferma il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze. “Voglio esprimere - ha aggiunto - la mia gratitudine e l'apprezzamento per tutti coloro, a cominciare dal Comune e dalla prefettura, che in questo lungo periodo si sono spesi, hanno operato insieme assiduamente, ciascuno per il proprio ruolo e competenza, per arrivare ad una soluzione. La Chiesa di Firenze partecipa oggi alla gioia per questo esito positivo che risponde a un bisogno primario della persona umana e al diritto di ogni comunità a professare liberamente la propria fede religiosa”.