
I lavori alla rampa del ponte
Lastra a Signa (Firenze), 20 marzo 2025 – Proseguono le proteste per i ritardi nella costruzione della rampa di collegamento fra via di Sotto e il nuovo ponte sull’Arno. Ieri, a Lastra a Signa e in particolare in prossimità del cantiere, sono stati distribuiti alcuni volantini realizzati dal gruppo consiliare di minoranza ’Rinascita per Lastra’. "La rampa della vergogna – si legge nel foglio distribuito ai cittadini -. Quattro anni di lavori incompiuti. Quattro anni di disagi per cittadini e automobilisti. Quattro anni di promesse non mantenute. Ora basta sindaco! Ci sono altre verità da raccontare ai cittadini? Almeno apri il cantiere per far scorrere le auto".
Nel volantino, anche una serie di foto che immortalano lo stato dei lavori, finalizzati alla nascita di una rampa che permetta l’accesso diretto al ponte, lato Lastra a Signa, evitando il trafficatissimo incrocio semaforico e quindi permettendo di smaltire meglio le code. Iniziati nel 2021, i cantieri per la rampa furono bloccati dalla scoperta di una tubatura del gas (due volte rotta dalle trivelle) in un punto diverso da quanto indicato nelle carte e previsto conseguentemente dal progetto. Proprio quel primo problema generò un importante ritardo, al quale si intrecciò, nel 2022, l’aumento dei prezzi di materiali ed energia.
La ditta vincitrice dell’appalto, a fronte dei rincari, chiese così di rivedere i costi e sospese i lavori. Il Comune definì un nuovo quadro economico passando da 1.465.000 a 1.800.000 euro, ma la ditta non lo accettò.
Da allora sono stati necessari numerosi pareri legali per arrivare, a giugno 2023, a un accordo transattivo per concludere i lavori entro dicembre 2023. Ma gli interventi hanno continuato a procedere solo a singhiozzo, compiendo una serie di passi avanti in particolare questa estate e poi in autunno. Quindi, ancora uno stop. Nelle scorse settimane, il sindaco Emanuele Caporaso ha annunciato che i cantieri dovrebbero ripartire a breve e permettere la posa delle ultime rifiniture (guard-rail e barriere) necessarie per poter effettivamente far passare le auto sulla nuova strada. Resta da vedere quando sarà davvero possibile festeggiare, una volta per tutte, la conclusione dell’opera.