NICOLA DIRENZONE
Cronaca

Nuova scuola. Ora si sblocca il finanziamento

Nelle prossime settimane il Comune di Vaglia dovrà decidere se accettare il finanziamento della Regione e realizzare una nuova scuola...

Nelle prossime settimane il Comune di Vaglia dovrà decidere se accettare il finanziamento della Regione e realizzare una nuova scuola al posto del plesso Barellai-Manzi di Pratolino, che dovrebbe essere adeguato alle normative antisismiche. Il progetto era stato presentato dalla passata amministrazione, ora all’opposizione con la lista civica ’Vaglia bene comune’, e lo scorso anno era stato escluso dai contributi per una sola posizione in graduatoria; riaccendendo le polemiche tra chi lo sosteneva, come l’ex sindaco Leonardo Borchi e la lista Vaglia Bene comune, ora all’opposizione, e chi, come l’attuale giunta, metteva in luce difficoltà e costi di una sua concreta realizzazione, non scartando invece una prospettiva di messa in sicurezza del Barellai.

Il costo previsto dell’operazione, con lo spostamento della primaria e della secondaria di Pratolino, dalle prime stime era di circa 3 milioni e 230 mila euro, e il contributo richiesto alla Regione di circa 2 milioni e 735mila, con circa 500mila euro che rimarrebbero invece a carico dell’amministrazione. Ora dal Comune di Vaglia spiegano che "il nostro Comune è stato individuato, dopo lo scorrimento della graduatoria, come possibile destinatario dei fondi del bando ’Prevenzione sismica degli edifici pubblici’, per la delocalizzazione a Vaglia della scuola Barellai/Manzi di Pratolino. Abbiamo quindi avviato gli opportuni e necessari approfondimenti tecnici ed economici per valutare l’effettiva sostenibilità del progetto". Riccardo Impallomeni, consigliere comunale di ’Vaglia bene comune’, afferma: "Ora vedremo se rinunceranno a un finanziamento a fondo perduto". Silvia Catani (nella foto), sindaco di Vaglia, afferma invece: "L’amministrazione sta valutando la sostenibilità sia tecnica che economica, solo a valle di queste verifiche avremo contezza delle cifre e dei tempi".

Nicola Di Renzone