
di Giulio Aronica
Pluralità. E’ la parola chiave per comprendere il cuore dell’attività trentennale del Teatro del Donne, che il 16 settembre festeggia il suo compleanno nella nuova residenza del Teatro Goldoni di Firenze. Un risultato che suggella un lavoro di squadra lungo e condiviso che ha visto impegnati il Maggio Musicale Fiorentino, il Comune e la Regione, con il fondamentale sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio: "Il Teatro delle Donne è da sempre un presidio di sperimentazione, innovazione e produzione, dedicato ai giovani e alle donne - spiega l’assessore alla Cultura Alessia Bettini - Un’istituzione fondamentale che siamo riusciti a salvaguardare attraverso un percorso di cooperazione e connessione con tutti gli enti e le istituzioni presenti sul territorio".
Una pluralità di genere, linguaggi e idee che si riflette anche quest’anno nel cartellone di "Avamposti", il festival che offre una panoramica esaustiva sul fronte della drammaturgia e del teatro contemporaneo, con particolare riferimento alle autrici, ai giovani e all’attualità: il tema centrale dell’edizione sarà "Sfide", e racconterà con ironia e profondità i perdenti di talento nella nostra società: "Cercheremo di coinvolgere oltre agli appassionati anche i residenti del quartiere attraverso prezzi agevolati - sottolinea la direttrice artistica Cristina Ghelli - Negli ultimi tre anni, molte delle imprese al femminile hanno chiuso, ed anche la nostra ha rischiato di non farcela, ma per fortuna siamo riusciti ad individuare con le altre istituzioni una nuova sede, che oltre al festival ospiterà un centro di produzione all’avanguardia, un archivio di oltre mille testi di autrici contemporanee e la Scuola di scrittura teatrale fondata da Dacia Maraini".
L’inaugurazione della residenza avverrà il 16 settembre con la prima nazionale dello spettacolo "La teoria del numero perfetto..." di Filippo Renda (in replica il 17), il primo testo di una trilogia sulla necessità delle utopie e di sognare un mondo migliore. Tra le novità degli appuntamenti settembrini, la Piccola Compagnia della Magnolia diretta da Giorgia Cerruti porta in scena il dramma politico e da camera di Fabrizio Sinisi "Favola" (martedì 20), mentre Virginia Landi riadatta con Francesca Mignemi ed Eleonora Paris il Tito Andronico shakespeariano nella tragedia "Due volte Tito" (venerdi 23 e sabato 24). "Accanto all’attività teatrale, la nostra intenzione è quella di programmare ogni anno almeno un’opera lirica eseguita dall’Orchestra del Maggio al Teatro Goldoni", conclude il sovrintendente del Maggio Alexander Pereira.