Nuova vita dell’ex Cnr, avanti tutta. Si avvicina la partenza dei lavori

Firmata la convenzione tra i proprietari, spuntano i primi cartelli che annunciano le trasformazioni .

Nuova vita dell’ex Cnr, avanti tutta. Si avvicina la partenza dei lavori

Nuova vita dell’ex Cnr, avanti tutta. Si avvicina la partenza dei lavori

Firmata la convenzione coi proprietari delle aree dell’ex Cnr, c’è già chi si porta avanti. Il primo cartellone con l’annuncio delle case (di futura costruzione) in vendita è già comparso a Scandicci, nel terreno adiacente il Russell-Newton. Siamo nel tratto di via De André che piega e si immette in via della Costituzione. La proprietà non ha perso tempo e ha già annunciato che in quel punto sorgerà un edificio a scopo abitativo, il cui progetto è già definito. Siamo un punto ‘nobile’ dal punto di vista paesaggistico, con un affaccio sulle nuove costruzioni del centro Rogers, ma anche sul panorama collinare. Il progetto del nuovo centro è rimasto fermo a lungo, prima per la necessità di mettere in sicurezza il Vingone dalle piene duecentennali con interventi di ingegneria idraulica, poi per le mille problematiche legate al fallimento della Stif, fino alla soluzione dei giorni scorsi con il piano di ricomposizione fondiaria approvato dalla vecchia giunta e la convenzione siglata dalla nuova. Il piano del nuovo centro prevede 87mila mq di superficie edificabile. È figlio di una pianificazione anni ’90, quando l’obiettivo era quello di inserire funzioni per spezzare la trista fama di dormitorio che Scandicci aveva in quegli anni. Questa la suddivisione per tipologie limata nel tempo fino all’approvazione definitiva: residenza 31.400 mq; attività direzionali o terziarie (e relativi spazi di corredo) 36mila mq; commercio al dettaglio (esercizi di vicinato, medie strutture di vendita) ed esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico 7.900 mq; strutture turistico-ricettive 11.700 mq. E se per le abitazioni, non ci dovrebbero essere problemi, una preoccupazione non da poco, stante la crisi industriale in corso nel comparto ella moda, è data dall’enorme quantitativo di volumi da destinare al direzionale. Perché già si sono registrati problemi a riempire la torre di piazza della Resistenza, in più il meccanismo di costruzione prevede che i 18 lotti possano essere costruiti in maniera separata e il rischio di veder crescere il progetto a macchia di leopardo sicuramente c’è. Fortunatamente l’intervento prevede anche la grande area verde da 70mila mq che sarà realizzata accanto a quella dell’Acciaiolo. Per la sindaca Sereni è una priorità e sicuramente ha già messo la giunta al lavoro per metterci mano, in modo da lavorare al parco in parallelo alle strutture.