Nuove case popolari in via Pacini. La giunta ribalta la linea Fallani

La vecchia amministrazione voleva demolire il rudere che invece adesso sarà destinato ad alloggi. Il costo complessivo dell’intervento è di 4,5 milioni di euro. Si spera nel contributo della Regione.

Nuove case popolari in via Pacini. La giunta ribalta la linea Fallani

La sindaca di Scandicci Claudia Sereni

Per la giunta Fallani il rudere di via Pacini era da demolire e l’area doveva essere trasformata in un giardino pubblico. Ma meno di un anno dopo, la nuova linea di governo della sindaca Sereni cambia radicalmente le carte in tavola. Sconfessata totalmente la delibera di marzo 2024, con un nuovo atto di due giorni fa per il quale il rudere sarà "recuperato" e trasformato in nuove case popolari.

"Il Comune di Scandicci – si legge nella delibera – rientra tra quelli ad alta densità abitativa; lo stato di degrado dell’immobile e la sua necessità di essere recuperato ha fatto sì che il Comune lo individuasse come immobile su cui poter progettare un intervento di rigenerazione urbana".

Ma come s’incastra la necessità di "recuperare" il rudere con le condizioni riscontrate solo pochi mesi fa? Condizioni evidenziate nella prima delibera dove si legge: "A causa del lungo tempo trascorso e dell’esposizione ultra quarantennale agli agenti atmosferici senza alcuna protezione, le strutture fuori terra in cemento armato sono deteriorate e da ritenersi ormai inidonee per le prestazioni per le quali erano state progettate; le successive normative tecniche prevedono standard tecnici e progettuali diversi e superiori rispetto a quelli adottate per il progetto originario".

In effetti, anche se nelle premesse della delibera si parla di "recupero", dalla spiegazione successiva si capisce che la struttura di cemento armato verrà abbattuta per ripartire da zero; cosa che per esempio non è stata fatta per il primo blocco di via Pacini, nato proprio su quell’architettura incompiuta. C’è un piano di Casa Spa che va proprio in questa direzione: demolizione dell’attuale e costruzione di un blocco di 13 nuovi alloggi Erp. Per realizzarli il Comune parteciperà a un bando regionale che punta a fondi del Pnrr per finanziare proprio questi interventi. Il 18 ottobre scorso è stata inoltrata da Casa Spa la proposta progettuale che ha al suo interno anche la fattibilità tecnico economica.

Il costo complessivo dell’intero intervento è fissato in 4,5 milioni di euro; il Comune è disponibile a cofinanziare l’intervento fino al limite massimo di un milione di euro che troverà tra le proprie risorse di bilancio nel caso in cui possa beneficiare del contributo regionale. Lo scheletro di cemento armato si trova nel quartiere di Casellina, accanto appunto alle case popolari inaugurate negli scorsi anni e all’asilo nido Bianconiglio. Attualmente non è accessibile; il perimetro è recintato, ma all’interno non ci sono elementi di protezione da cadute. Doveva essere una scuola, il Comune per espropriare quel terreno negli anni ’80 fu costretto a sborsare tanti soldi al termine di una lunga vertenza per definire la corretta indennità degli espropri.