ERIKA PONTINI e EMANUELE BALDI
Cronaca

Peretola, nuovo masterplan a Roma. Terminal, pista e parcheggi: così cambia il progetto

Il dossier di Toscana Aeroporti risponde alle osservazioni del ministero. Via le vigne, ecco i richiami alla pianta ottagonale di Brunelleschi

L'aeroporto di Firenze

L'aeroporto di Firenze

Firenze, 5 dicembre 2024 – Il nuovo masterplan dell’aeroporto di Peretola 2035 è a Roma già da qualche giorno, corredato di dati tecnici e rendering di pista, terminal e parcheggi rivisti e corretti. Centinaia di pagine con cui Toscana Aeroporti risponde alle 15 pagine di richiesta di integrazioni inviate nel luglio scorso dalla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale - Via e Vas - del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Da Roma in estate erano stati chiesti approfondimenti su varie questioni legate in primis ai rischi idrogeologici ma anche alla tutela delle biodiversità della Piana e all’impatto ’sonoro’ della pista.

Il materiale è ora al vaglio della nuova commissione (quella scorsa era scaduta) che dovrà dire nelle prossime settimane se accogliere o meno le controdeduzioni tra cui appunto gli interventi di mitigazione. E’ questo il passaggio preliminare alla conferenza dei servizi: l’ipotesi iniziale era svolgerla già in questo periodo ma per questione di tempi, anche per l’elaborazione delle controdeduzioni, slitterà almeno alla primavera. Se tutto procederà senza intoppi i lavori potrebbero iniziare anche a fine anno senza gara: Toscana Aeroporti ha in pancia infatti le aziende per realizzare il nuovo aeroporto con l’allungamento della pista obliqua di 2.200 metri che, in alcune parti è stata revisionata nel nuovo progetto.

Riorganizzati anche gli edifici a bordo pista, ridisegnato il campo fotovoltaico e il parco urbano (parte della pista è stata rinaturalizzata e trasformata in parco urbano e lungo il confine della pista realizzata una modellazione che riduce l’impatto visivo del fotovoltaico) ma anche la modifica al tracciato della linea 2.2 della tramvia (quella diretta a Sesto che avrà un braccio di ’circonvallazione’ su binari dello scalo toccando Firenze Castello e il Polo scientifico) e i parcheggi per un totale di 3.500 posti tra sosta e rental car.

Un’altra novità – già anticipata da La Nazione – è rappresentata dal terminal, la porta d’accesso a Firenze che, nella nuova visione, interpreta simbolicamente il collegamento tra terra e cielo. Via le iniziali vigne sul tetto, anche per problemi di sicurezza (il bird strike) e ok a un sistema di cupole ottagonali (mediazione tra il quadrato del mondo terreno e il cerchio della sfera divina) che dall’alto richiamano l’architettura della città, come ideata dall’architetto Marco Casamonti. L’archistar si è ispirato alla Cupola del Brunelleschi, alla Tribuna della Galleria degli Uffizi di Buontalenti, al Battistero, alla Cappella dei Principi di Nigetti e alla chiesa di Santo Spirito.

Il sistema di cupole ottagonali - per un totale di oltre 52.300 metri quadri (ridimensionata) – copriranno lo scalo dalla fermata del tram fino agli ingressi del ’vecchio’ terminal, che sarà inglobato nel nuovo. La superficie interna della cupola sarà decorata con pannelli policromi. Una serie di pilastri di acciaio, già previsti da Rafael Viñoly, si innalzeranno nella silhouette di grandi alberi a sostenere la copertura. Quel che dovrà tornare è il conto del suolo occupato, che sarà, si assicura, assai ridotto rispetto al masterplan precedente, come chiesto da Roma.

“Il nuovo progetto risponde all’esigenza di un aeroporto funzionale ed esteticamente bello con un forte richiamo a Firenze – spiega il presidente della Regione Eugenio Giani, da sempre forte sostenitore della nuova pista declinata – . Adesso è fondamentale accelerare con la tramvia che collegherà direttamente a Castello”. Anche perché dagli studi di Toscana aeroporti molti arrivano a Peretola proprio con i mezzi pubblici.

Nel progetto iniziale Toscana Aeroporti – che gestisce anche lo scalo di Pisa – valutava a regime un aumento di 3 milioni di passeggeri nel 2035 contro i 2,8 dell’era pre Covid, 48mila e rotti movimenti aerei con l’incremento della quota di voli business – per l’industria della moda, della meccanica e della farmaceutica – che oggi sfiorano il 30% (a Pisa il 5%), le nuove rotte a toccare i confini d’Europa per agganciare hub internazionali come Dubai che possono calamitare l’incoming anche dall’Australia, e un investimento di oltre 400 milioni di euro. La difficilissima svolta per il Vespucci (la pista attuale è perpendicolare all’A1) potrà mettere a terra velivoli più grandi e performanti, evitando mille voli dirottati l’anno e passeggeri lasciati a terra per alleggerire i velivoli in caso di cattive condizioni meteo. Ma anche risolvere per sempre la situazione dei 7mila cittadini tra Brozzi, Peretola e Quaracchi che convivono con rumori insopportabili.