
Dal 1° aprile cambia la gestione dei servizi. Il Comune: "Maggiore stabilità"
"Chiarezza sul futuro e sul bando". L’appello, rivolto al Comune, viene lanciato dai 150 lavoratori della coop Elleuno che si occupano dei servizi di assistenza sanitaria a domicilio per persone che si trovano in condizione di fragilità e non autosufficienza, anziani ma anche adulti e minori fragili a causa di una disabilità o limitata autonomia fisica. Palazzo Vecchio, dopo una serie di proroghe (mensili), ha deciso di rivoluzionare il sistema senza riconfermare il rapporto con Elleuno, tanto da indire, nei mesi scorsi, una nuova gara d’appalto per individuare la società che dal primo aprile si troverà a gestire l’assistenza domiciliare nel capuluogo. A oggi sarebbe almeno un migliaio i fiorentini che usufruiscono di tali servizi e che lamentano criticità e ritardi. Ma ora gli operatori – a cui non è stata data la possibilità di coprire i turni, nonostante la richiesta fosse alta – temono che a fine mese Elleuno possa richiedere loro i soldi delle ore pagate ma non lavorate. E su questo punto è in atto un confronto con le organizzazioni sindacali e con il Comune per far sì che questa eventualità non si concretizzi. L’assessore al Welfare Nicola Paulesu fa sapere che "in queste settimane, ai diretti interessati, sono stati forniti gli aggiornamenti della gara e la necessità di prorogare l’appalto per un tempo necessario a garantire un passaggio di gestione adeguato". Per quanto riguarda le cosiddette attivazioni, negli ultimi tre mesi il Comune ne ha autorizzate 120 di cui 90 già attive e operative. Non solo. Uno dei primi atti dell’amministrazione Funaro è stato quello di investire oltre dieci milioni di euro, per il prossimo biennio, sull’assistenza domiciliare. La principale novità della riorganizzazione sarà la nuova impostazione organizzativa "basata su turni prefissati e non frammentati, al fine di dare maggiore stabilità, uniformità e programmabilità degli interventi domiciliari, garantendo qualità del lavoro e quindi qualità delle prestazioni rese dagli operatori". Dmitrij Palagi, capogruppo di Spc, avverte che "su questo argomento l’attenzione sarà altissima. L’assessore ha promesso un cambio di passo, rispetto agli ultimi anni, ma fino ad oggi non abbiamo avuto modo di vedere niente di concreto. I Servizi di Assistenza Domiciliare sono garantiti da personale che da troppo tempo vede problemi di banche ore in negativo, cioè di ore che avrebbero dovuto fare, ma non sono state effettivamente svolte".
AnPassan