Neanche il tempo di entrare in vigore che il nuovo codice della strada ha già mietuto le prime ’vittime’. Ora che il periodo canonico lungo quindici giorni di vacatio legis è alle spalle dopo la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale. Tra le misure immediatamente efficaci, l’obbligo di indossare il casco per i conducenti di monopattino.
Subito multati dagli agenti della polizia municipale, ieri, le prime sei persone che circolavano senza l’elmetto protettivo. Le multe per il mancato uso del casco alla guida di un monopattino sono state di 50 euro. Tre conducenti sono stati multati in strade del centro storico, altri tre fuori dalla Ztl, riferisce Palazzo Vecchio.
Il cuore pulsante del testo di riforma voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è indubbiamente l’inasprimento delle sanzioni per chi si mette alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe.
Per la guida in stato di ebbrezza, le sanzioni saranno più salate e la sospensione della patente più lunga. In caso di tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, sarà obbligatorio, per un periodo
di due o tre anni, guidare solo veicoli dotati di alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio
del motore se il conducente ha
un tasso alcolemico superiore a
zero.
Ma in una città come Firenze, votata su stimolo dell’attuale amministrazione comunale alla mobilità green, soprattutto mediante l’utilizzo di tram, bus e piattaforme di sharing - come RideMovi, Bit Mobility e Bird Riders - la riforma ’sblocca’ novità importanti sul fronte dei monopattini. Con ricadute che, in questa fase storica, preoccupano non poco gli operatori presenti sul mercato.
Una precisazione intanto: il nuovo codice della Strada è entrato sì in vigore da ieri, ma per registrate la sua piena efficacia serviranno i singolo decreti attuativi sulle singole misure. Subito efficace, l’utilizzo del casco. Da qui, nel rispetto del quadro vigente, le prime sanzioni comminate dalla polizia municiopale a chi risulta essere non conforme alle nuove disposizioni.
Con i decreti attuativi emanati da Roma, nelle prossime settimane troveranno attuazione la circolazione dei monopattini solo nelle strade urbane con limite di velocità non superiore ai 50 chilometri orari. Previsto, poi, l’obbligo di targa, necessariamente da esporre. I cui titolari del mezzo, debbono richiederlo a loro spese.
Altrettanto obbligatoria poi, la previsione dell’assicurazione. Anche i possessori di monopattini devono munirsi, di nuovo a loro spese, della Rca. Qui, il risvolto è duplice: assicurazione obbligatoria sia per i noleggiatori sia per i singoli proprietari.
Per tutti i conducenti di monopattini, infine, la riforma targata Salvini prevede anche l’obbligo di dotare il mezzo di indicatori di frecce e luci di freno, senza poter più transitare sui marciapiedi.
Un pacchetto di previsioni che fa tremare le aziende che misurano il loro core business sullo sharing e sulla sostenibilità dei trasporti. Perché? Monta il timore per l’esplosione di rincari a partire da gennaio, la paura di perdita di ricavi, con la conseguente messa a rischio della tenuta occupazionale dell’indotto.
F.I.