
Da sinistra Chiara Sani, Alessandro Paci e il regista Alessandro Ingrà
Dopo il successo al botteghino de ‘Gli imprevisti’, quarto film di Alessandro Ingrà e Alberto Cavalini (una produzione FilmAlex), presentato a gennaio al Cinema della Compagnia di Firenze, Ingrà ha deciso di mettersi subito al lavoro per il sequel.
Per chi l’avesse perso al cinema, il primo capitolo della saga, dove si può vedere?
"Il film è stato acquistato da un distributore che lo trasmetterà su varie tv regionali d’Italia e da maggio andrà anche su Amazon Prime".
Ne ‘Gli imprevisti’ abbiamo conosciuto l’ispettore della squadra antidroga Primo Fineschi, personaggio da lei ideato e interpretato, cercare la fidanzata rapita e trovarsi alle prese con una trappola che vede il figlio Gabriele imputato in una faccenda di droga e omicidio e sgominare una banda di narcotrafficanti. E nel secondo capitolo cosa succederà?
"Sarà un thriller poliziesco-azione in stile americano, ma sarà slegato dal primo film, un episodio indipendente senza connessioni dirette nella trama. Protagonista sarà ancora l’ispettore Fineschi, che stavolta sarà mandato come inviato in un giro di eventi del mondo della moda e dell’arte dove sotto si nascondono traffici illeciti e ci saranno grossi colpi scena…".
Nel primo episodio un cast altisonante, da Alessandro Paci ad Alvaro Vitali tanto per citare due nomi. E nel nuovo film? "Personaggi importanti ma ancora i contratti non sono firmati e non voglio fare nomi".
Quando inizieranno le riprese del film? Firenze e il suo hinterland faranno da sfondo anche nel sequel?
"A giugno e luglio tra le province di Firenze, Arezzo e Siena, mentre i casting si svolgeranno il 28 marzo alle Manifatture digitali cinema di Prato-Teatro Nuti, in via Santa Caterina 11 dalle 9,30 alle 18,30. Si cercano ben 12 ruoli, uomini, donne, giovani e pure hippie. Sul sito www.toscanafilmcommission.it ci sono i dettagli dei ruoli cercati".
Ha iniziato la carriera come comico, adesso è diventato un regista e attore di polizieschi: come mai questa evoluzione?
"Perché la comicità continuo a farla negli spettacoli dal vivo, mentre al cinema mi piace sperimentare cose più innovative e mi sento più portato per l’azione. Certo, se mi dovesse chiamare Pieraccioni... ci vado volentieri".
Sogniamo in grande: con quali attori le piacerebbe lavorare?
"Tra gli italiani Pierfrancesco Favino, tra gli esteri Jonny Deep e Brad Pitt".
In quale grande film le sarebbe piaciuto avere un ruolo?
"’Il gladiatore’ perché rispecchia l’umanità: bisogna combattere per ottenere, e se combatti e perseveri ce la fai".
Carlo Casini