ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Nuovo focolaio in una Rsa fiorentina: 35 contagiati. Nascono le case di riposo Covid

Al più presto l’ordinanza con il nuovo protocollo: tamponi ogni due settimane. Infettati a piani diversi e con personale dedicato, altrimenti saranno trasferiti

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Firenze, 14 ottobre 2020 - Nuovo focolaio in una casa di riposo fiorentina. Dopo i casi delle Rsa Rosa Libri a Greve (37 ospiti e 25 operatori contagiati) e San Giuseppe a Sesto Fiorentino (in attesa degli ultimi tamponi dopo le positività riscontrate in 33 ospiti, cinque operatori laici e tre suore infermiere), ieri a Le Magnolie di via Torcicoda sono risultati positivi 35 dei 70 ospiti della struttura. Per altri due (e per tutti gli operatori) si attende il risultato del tampone, mentre i restanti 33 sono negativi. E’ intervenuta la squadra Girot, l’unità mobile specialistica con geriatra, per verificare le condizioni degli anziani: nessuno ha avuto bisogno di ricovero. Intanto sono stati separati, all’interno della struttura, i negativi dai positivi.

Ma il nuovo caso fa suonare il campanello d’allarme. E’ necessario fermare un contagio che si sta estendendo a macchia di leopardo nelle residenze sanitarie assistenziali. Gli anziani hanno pagato il tributo più alto al Covid, anche in Toscana. Stavolta è un imperativo intervenire in tempo. Cioè subito. Per questo si va a passo svelto verso la firma della nuova la nuova ordinanza per proteggere le Rsa, probabilmente domani. Lo stop alle visite dei parenti non è sufficiente a chiudere il virus fuori dalle strutture, perché gli operatori vanno e vengono, hanno famiglie, figli, si spostano con i mezzi pubblici.

Nell’ordinanza si prevede un protocollo integrativo, valido per le 322 strutture toscane (con 13-14mila ospiti), pubbliche e private, da adottare in accordo con i gestori. Tra i punti fondamentali, la gestione dei casi: gli anziani positivi dovranno uscire subito dalle strutture che non saranno dichiarate Covid. Cioè quelle dove non sarà possibile dividere nettamente, a piani diversi e con personale esclusivo e dedicato, positivi da negativi. Nelle strutture no Covid non potranno esserci contagiati. I positivi, se asintomatici, saranno spostati nelle Rsa Covid, oppure – con sintomi – ai reparti di cure intermedie, se manifestano, invece, sintomi severi saranno trasferiti in ospedale.

Per evitare che il contagio faccia breccia si faranno più tamponi: nel marzo scorso la mancata esecuzione dei test molecolari è risultata fatale. Per gli operatori è prevista l’esecuzione di tamponi rapidi ogni due settimane: in caso di positività o di sintomi sarà fatto il tampone molecolare. Previsti tamponi rapidi anche agli ospiti: la Regione li fornirà alle strutture che decideranno come gestirli e la periodicità con cui verificare lo stato virologico degli anziani, anche a campione. In caso di sintomi suggestivi di Covid, è prevista l’effettuazione immediata del tampone molecolare.

Nella provincia di Firenze ieri i nuovi casi di positività registrati sono stati 100, un numero inferiore rispetto ai giorni precedenti a fronte di un minor numero di tamponi effettuati ma con una percentuale di incidenza in costante crescita: quasi 6 i positivi su cento tamponi effettuati.

Cresce il numero dei ricoveri, è stato aperto a Ponte a Niccheri un nuovo reparto Covid con 15 posti, oltre ai 20 già saturi in Malattie Infettive. A Careggi di stanze isolate a Malattie infettive ce ne sono 45: ce ne sono ancora 10 libere. Se necessario si apriranno altri reparti. Anche negli altri ospedali. Mentre dovrebbe aprire con 30 letti la struttura di cure intermedie, gestita dalla Croce Rossa ai Fraticini, già che i 45 letti di Villa Donatello sono già pieni.