Firenze, 8 gennaio 2025 – Uno degli eventi editoriali dell’anno parla fiorentino. Roberto Saviano sta infatti per tornare con un nuovo romanzo, che sarà in libreria a maggio del 2025 per Einaudi Stile Libero. Si intitola ‘L'amore mio non muore’ e racconta la storia di Rossella Casini, giovane studentessa fiorentina che commette un errore fatale: si innamora del ragazzo sbagliato. Rossella è scomparsa a Palmi il 22 febbraio del 1981 ed è riconosciuta come vittima di 'ndrangheta sebbene il suo corpo non sia mai stato ritrovato. La sua è una vicenda in cui si intrecciano ingenuità, ossessione, coraggio, desiderio, tradimento. "Ha tutti i colori dell'amore: la tragedia, l'ardore, la passione, lo slancio, il sogno – racconta Saviano -. È un libro che Paolo Repetti e Francesco Columbo hanno fortemente voluto e quindi sono molto felice di entrare in scuderia". È incentrato sulla storia di Rossella, giovane studentessa fiorentina, che si innamora di chi non dovrebbe. "È una ragazza uccisa e senza giustizia. Racconterò la sua storia incredibile e vera perché presenta tutta una serie di situazioni così inaspettate per una sola vita, che non sembra credibile eppure è accaduto”. Rossella Casini nasceva a Firenze il 29 maggio del 1956. La sua era una famiglia come tante, suo padre dipendente della Fiat e sua mamma casalinga. Unica figlia, viveva con i suoi in via Borgo La Croce, vicino piazza Beccaria. Dopo il diploma all’istituto Magistrale “Capponi” si iscrive a psicologia all’università di Firenze. Nella sua palazzina risiedono vari studenti fuori sede, ed è qui che incrocia e si innamora di Francesco, un ragazzo calabrese, originario di Palmi anche lui studente universitario. I due ragazzi si innamorano, la loro relazione è seria e i genitori di Rossella nell’estate del 1977 vanno in Calabria a conoscere i genitori di Francesco. Ma il 1977 è anche l’anno in cui Palmi è insanguinata da una tragica faida che due clan di ‘ndrangheta rivali si combatteranno fino al 1990. La famiglia, durante quella visita, non sospetta nulla, e finita l’estate ritorna a Firenze. Rossella tornerà in Calabria, da sola con la madre, anche l’estate del 1979. Ma il 4 luglio accade qualcosa che porta allo scoperto una realtà che prima non avrebbero mai sospettato: il padre di Francesco viene ucciso in un agguato. Rossella convince la madre a ritornare a Firenze, lei invece vuole rimanere al fianco del suo ragazzo, e lo farà per diversi mesi, fino a dicembre. Quando si decide a partire anche lei, non fa in tempo ad arrivare a Firenze: quando si trovava in treno verso Roma – è il 9 dicembre - viene a sapere che anche il suo ragazzo è stato ferito in un agguato. Rossella torna subito in Calabria, per rimanere accanto al suo ragazzo fino a quando non uscirà dal coma. Poi, decisa ad allontanarlo da quella vita, riuscì a far trasferire il fidanzato alla neurochirurgia di Careggi, e durante la convalescenza lo convinse a rompere la legge dell'omertà e a svelare le trame della faida che insanguinava la sua famiglia. Raccontò tutto al pm di Firenze, che trasmise gli atti alla procura di Palmi. Con questo gesto coraggioso la giovane firmò la sua condanna a morte. Al padre di Rossella cominciarono ad arrivare minacce, ma la ragazza era così innamorata che continuò a fare la spola tra Firenze e la Calabria per mesi. Il 22 febbraio del 1981, nel pomeriggio, chiamò al telefono suo padre: lo avvisava che stava per tornare a Firenze, che aveva già fatto le valigie. Quella fu l’ultima volta che si sentirono. Quel giorno, pochi giorni prima dell'apertura del processo sulla faida fra le famiglie, Rossella scomparve nel nulla. Il dolore fu così grande che la madre morirà dopo pochi anni. Tredici anni più tardi: nel 1994 un pentito dichiarò che Rossella era stata sequestrata e uccisa su mandato dalla cognata. Rapita, violentata, fatta a pezzi e gettata nella tonnara di Palmi. Il suo corpo non sarà mai trovato. Il padre della ragazza, prima di morire, ebbe il tempo di sapere che il processo per l’omicidio di sua figlia stava per avere inizio, e difatti cominciò a marzo del 1997. Processo ai carnefici che si concluse nel 2006 con l'assoluzione di tutti gli imputati. “Nel finale della sua breve vita – spiega Saviano - Rossella ha provato con la sola forza del sentimento e della ragione a fermare una faida" spiega lo scrittore convinto che "darà molta vita a chi lo legge". "Come sempre nelle storie d'amore accanto al dolore c'è la possibilità di lasciare intatta la fede nella capacità di amare, una forma creativa della vita. Il titolo ‘L'amore mio non muore’ sintetizza la sua forza" sottolinea. E precisa: "il passaggio a Einaudi Stile Libero è una scelta nata da questo libro che ci ha portato a unirci". Il 24 luglio del 2020 il Comune di Firenze ha intitolato a Rossella Casini - Medaglia d'oro al merito civile - il giardino di lungarno Colombo.
Nasce oggi
Leonardo Sciascia nato l’8 gennaio del 1921 a Racalmuto. Come narratore esordisce con libri dedicati alla sua Sicilia, cominciando con i suoi ricordi di maestro in 'Le parrocchie di Regalpetra' (cittadina dietro cui si nasconde la sua natale Racalmuto in provincia di Agrigento, dove è sempre tornato tutta la vita). Come scrittore debutta nel 1950 con un volume di poesie, 'Favole della dittatura' (recensito da Pasolini), e quindi con 'Gli zii di Sicilia'. Intellettuale complesso capace di provocare dibattiti accesi, narratore e saggista che riuscì spesso a fondere queste due anime per indagare la realtà e le sue ipocrisie. Una sua celebre frase recita così: “Il libro è una cosa: lo si può mettere su un tavolo e guardarlo soltanto, ma se lo apri e leggi diventa un mondo”.