REDAZIONE FIRENZE

Nuovo logo della Fiorentina, Nardella: "A Firenze si discute su tutto. Andare avanti"

Dopo gli striscioni polemici la Società difende la scelta ritenendola "rispettosa della storia del club"

Il sindaco Nardella

Firenze, 31 marzo 2022 - Dopo le polemiche di ieri sul nuovo logo della Fiorentina, deciso dalla società per la prossima stagione, l'Associazione Centro di coordinamento viola club ha inviato un comunicato contrario alla contestazione. 

"In merito al nuovo logo ribadiamo con forza il diritto della Società di poter determinare in piena libertà le proprie politiche aziendali - recita la nota - Riteniamo che questo percorso, pur salvaguardando i punti di vista di ognuno, non debba mai essere divisivo e comunque sempre rispettoso di un percorso condiviso, che non può interrompersi solo per l'intransigenza di qualcuno. Per la nostra Associazione è fuori luogo la contestazione nei confronti della proprietà. Gli striscioni apparsi in città rappresentano una inspiegabile inversione rispetto alla volontà di coinvolgimento di tutte le parti che fino a pochi giorni fa aveva portato a una scelta condivisa. A noi piace guardare avanti - conclude la nota - e pertanto ci auguriamo che questo nuovo logo, che rievoca quello vincente degli anni 50/60, sia di auspicio per raggiungere nei prossimi anni nuovi successi". Dal canto suo la Fiorentina difende la scelta ritenendola "rispettosa della storia del club".

Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Dario Nardella: "Se devo esprimere un parere personale il logo della Fiorentina non mi dispiace, anche perché recupera alcuni tratti di identità della tradizione della squadra. Quanto alle polemiche sappiamo che siamo a Firenze e qualunque cosa si faccia diventa sempre oggetto di discussione, è successo anche con lo stadio - ha aggiunto Nardella - Dico agli amici della Fiorentina di andare avanti, a Firenze è impossibile fare qualcosa che metta tutti d'accordo. A me personalmente il logo piace, rispetto le persone a cui non piace, l'importante è che nella polemica ci sia sempre il rispetto delle persone".