Nuovo sbarco nel porto di Livorno Quota di migranti anche per Firenze Ma non c’è turnover, Cas al limite

Una quindicina di profughi dei 57 sbarcati ieri saranno reindirizzarti nelle strutture del territorio. Manca l’avvicendamento nei centri di accoglienza, che ormai non hanno quasi più posti disponibili.

Nuovo sbarco nel porto di Livorno  Quota di migranti anche per Firenze  Ma non c’è turnover, Cas al limite

Nuovo sbarco nel porto di Livorno Quota di migranti anche per Firenze Ma non c’è turnover, Cas al limite

Dovrebbero essere circa una quindicina i migranti che da Livorno saranno ridistribuiti nelle strutture fiorentine. Unità in meno, unità in più, è questa la quota calcolata per il capoluogo toscano dopo lo sbarco di ieri – dalla nave Humanity 1 – di 57 migranti.

I profughi sono tutti uomini – la maggioranza, 50, del Bangladesh –, tra cui due minori non accompagnati. Come spiega il prefetto di Livorno Paolo D’Attilio, i migranti rimarranno tutti in Regione e saranno divisi equamente tra tutte le province. Firenze, quindi, è nuovamente chiamata a fare la sua parte, anche se le strutture sul territorio lamentano da tempo un sovraffollamento che rischia di far collassare l’intera filiera.

Quello di ieri è il secondo sbarco nel giro di una settimana: il 22 è arrivata a Marina di Carrara, dopo quattro giorni di navigazione, la nave della Ong Open Arms con a bordo 196 profughi salvati nelle acque del Mediterraneo. Ottanta di loro sono rimasti in Toscana, di cui circa una ventina sono stati reindirizzati a Firenze e nei Comuni circostanti.

Gli arrivi ’extra’ – quelli che non coinvolgono le coste toscane – si registrano invece con "cadenza giornaliera", ci spiegano le associazioni del terzo settore che si occupano di accoglienza.

Un flusso continuo che nelle ultime settimane si è intensificato, senza però, dall’altra parte, avere un turnover delle entrate delle uscite dalle strutture. Per snellire il carico sui centri di accoglienza straordinaria (Cas) il Viminale — con una circolare inviata alle prefetture — ha così disposto un avvicendamento facendo uscire coloro con la protezione internazionale, anche se in assenza di permesso di soggiorno. Il risultato? Si liberano massimo tre posti a settimana – anche per via dei migranti che scappano –, nei quali, per causa di forza maggiore, vengono subito reindirizzati quattro o cinque migranti.

Secondo i dati della prefettura, al 16 agosto, nei centri d’accoglienza straordinaria toscani si trovano circa 7.800 migranti, 800 in più rispetto a un mese fa. La città con più presenze nei Cas rimane Firenze, circa 1.500, che conta anche 450 minori non accompagnati in gestione.

Altri arrivi sono in programma anche per i prossimi giorni: a Lampedusa sono 63 i barchini approdati in 24 ore, per un totale di quasi duemila migranti. Migranti che verranno presto reindirizzati in altre Regioni e in altri Comuni, tra cui la Toscana e Firenze

I criteri governativi di redistribuzione stabiliti per il 70% della popolazione residente in ciascuna regione e per il 30% sull’estensione territoriale, penalizzano la Toscana, che è tra le prime nella lista quando si tratta di accogliere – in ultima istanza – i migranti.