ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Restyling dello stadio Franchi, ecco il progetto finale

L’architetto Hirsch racconta come Arup ha risolto le criticità: "Recinzione di un chilometro e mezzo con grandi porte apribili"

Il restyling dello stadio Franchi

Firenze, 21 gennaio 2023 - I 155 milioni di euro blindati in cassaforte per il restyling dello stadio Franchi dovrebbero essere lievitati a oltre 200 grazie ai meccanismi premiali cui Palazzo Vecchio ha avuto accesso per aver rispettato il cronoprogramma di presentazione dei progetti e delle gare. Ma basteranno? "Qualsiasi progettista vorrebbe avere più soldi perché consentono di realizzare opere di qualità più elevata", la risposta di Mauro Olivieri, ingegnere amministratore delegato di Arup Italia che sta lavorando al progetto dello stadio di Campo di Marte lascia spazio all’immaginazione. Ma è il direttore del progetto, l’ingegnere Luca Stabile a puntualizzare che "se i soldi sono sempre pochi perché non c’è limite al lusso, e realizzare uno stadio ha un costo variabile, nel restyling del Franchi si stanno calibrando al meglio le esigenze adeguandosi alla contingenza economica per un’opera di qualità", ricordando che si parte da un impianto esistente che è un monumento, il capolavoro di Pier Luigi Nervi.

Nella discussione si fa menzione anche dell’etica: si tratta, infatti, di soldi pubblici. E del fatto che l’impianto dovrà essere mantenuto dal Comune: eccessive complessità potrebbero rendere le operazioni troppo laboriose e costose.

"Dunque i soldi basteranno". E la risposta diretta a quanti dopo l’appello del vicepremier leader della Lega, Matteo Salvini, avevano ricamato proprio sui costi e sulla mancanza di soldi per portare a termine l’opera.

Con l’architetto del progetto David Hirsch abbiamo parlato dei tempi, dei materiali della copertura, della recinzione del nuovo Franchi.

Al tavolo, da sinistra, Luca Stabile, David Hirsch e Mauro Oliveri
Al tavolo, da sinistra, Luca Stabile, David Hirsch e Mauro Oliveri

Qual è la riposta tecnica per evitare i riflessi dell’impianto fotovoltaico a copertura dello stadio?

"Abbiamo previsto una tintura di colore grigio, una pittura materica che si integri perfettamente ai materiali utilizzati, mimetizzandosi nel sistema di copertura".

Quale tipo di grigio?

"Stiamo dialogando con la soprintendenza e con il Comune, faremo campioni di colore che presenteremo dal vivo per trovare una soluzione che soddisfi la città e consenta di rispondere ai requisiti energetici di legge necessari".

La produzione di energia è un elemento distintivo del progetto: sarà inficiata?

"Più chiaro sarà il colore meno energia sarà in grado di attrarre, ma la nostra ambizione è rendere il progetto ad altissima sostenibilità ambientale. Guardiamo anche al futuro. Le tecnologie si stanno evolvendo rapidamente. Ed è possibile che tra 4-5 anni si possano aggiungere elementi tecnologici in grado di rispondere ancora meglio alle esigenze. E’ un ulteriore elemento di sfida. Non uno stop".

Ci sono novità con la questura per la sicurezza?

"Nel corso di questi mesi abbiamo intavolato interlocuzioni con molti enti cercando di rispettare le indicazioni, integrando il progetto. Ci auguriamo che non ci siano ulteriori elementi di criticità su cui intervenire".

Sarà necessaria una recinzione che non interferisca con la visione d’insieme del parco rispettando le regole previste per la sicurezza negli stadi. Come avete risolto?

"Abbiamo un progetto conforme alle norme che defisiniscono precisamente l’area di massima sicurezza. Purtroppo non è prevista grande fantasia. Ma ci siamo impegnati al massimo per ottenere una recinzione visisivamente permeabile, con tubolari metallici verticali a una distanza di 10 centimetri uno dall’altro: chi si avvicina vede oltre".

Si tratta di una grande recinzione...

"Si estende per un chilometro e mezzo. Per questo abbiamo progettato grandi porte apribili nei giorni in cui non ci sono eventi sportivi per non sciupare l’armonia. Crediamo di aver raggiunto un buon compromesso".