Il nuovo stadio, la piscina, il palazzetto. Ecco il piano di legislatura della sindaca Sereni per gli impianti sportivi. Tre partite delicate che richiedono tempo e programmazione, ma che sono tornate nell’agenda della politica cittadina.
Sullo stadio a San Giusto non sono mancati malumori: la demolizione del Turri, la mancanza di un progetto per il nuovo impianto, il nuovo campo nato senza tribune. "Ci siamo presi la responsabilità di pianificare i nuovi impianti – ha detto la sindaca Claudia Sereni –. Grazie agli investimenti Pnrr su San Giusto, c’è un campo nuovo e stiamo lavorando per la tribuna. C’è uno sviluppo tale da essere adeguato alle ambizioni della città. Vogliamo farne lo stadio più accessibile della Toscana, il nostro impegno è renderlo compatibile con l’ambiente circostante".
Anche sulla piscina di Grioli è in corso uno studio per capire di quale impianto si possa parlare. "Abbiamo incassato la fidejussione per la mancata realizzazione della vasca – ha detto la sindaca – sono 3,1 milioni di euro. Abbiamo necessità di rispetto del battente idraulico, in quella zona piuttosto importante (a Badia a Settimo circa 3 metri fuori terra o 38 metri sul livello del mare, ndr). Nel predisporre la pianificazione si deve capire se costruire lì ha senso e che tipo di piscina si può fare: una vasca estiva, o una da 25 metri e estiva, o in stile olimpico. Pensiamo a quale sia la soluzione che più si adatta alle esigenze di area metropolitana, così da avere potenzialità più ampie sul territorio".
Il terzo tema è il palazzetto dello sport. Il vecchio progetto, elaborato dal patron della Savino del Bene Paolo Nocentini, previsto dove ora sorgerà la nuova Fermi (ex Turri), è naufragato dopo mesi di intolleranze da parte dei tecnici comunali e della precedente amministrazione. Sereni ci riprova: "Questa ipotesi è la più complessa. A un chilometro c’è il Palazzo Wanny, una struttura funzionale per la Savino del Bene. Mi piacerebbe pensare a qualcosa di più ambizioso. Abbiamo bisogno di impianti sostenibili, con una vita commerciale e una gestione attenta. Per questo lavoreremo a un piano urbanistico dello sport, per fare un salto in avanti non solo nelle strutture, ma anche nel settore delle gestioni".
Fabrizio Morviducci