La sicurezza idraulica del territorio passa da una corretta manutenzione dei corsi d’acqua, ma anche dei fossi che fanno parte del reticolo minore il cui funzionamento consente al sistema di non andare in tilt con gravi conseguenze in termini di danni. Così scatta un’ordinanza mirata ad hoc a fare in mondo che ognuno partecipi per quanto di competenza. Entro il 31 agosto i possessori o i detentori di terreni e giardini devono effettuare la pulitura dei fossi di scolo situati lungo le strade in modo da consentire lo scorrimento delle acque.
In caso di inadempienza è prevista una sanzione amministrativa da 75 a 500 euro e, contestualmente, l’obbligo di effettuare la ripulitura entro il termine di 30 giorni.
In caso di mancata ripulitura del terreno entro tale termine, il dirigente del settore assetto del territorio e lavori pubblici – si legge nelle disposizioni adottate dall’amministrazione comunale – emette l’ordinanza per l’esecuzione della pulitura. Se anche in questo caso non si provvede, è prevista un’ulteriore sanzione amministrativa da 80 a 500 euro e, nei casi di urgenza, l’intervento del Comune a spese dei proprietari.
Può comunque essere ordinata la ripulitura anche in altri periodi dell’anno, qualora sia ritenuto necessario. Data la siccità e la secca importante, quest’anno, c’è anche maggiore urgenza di provvedere.