Una decina di milioni di euro di danni. Stima provvisoria, per forza di cose ancora sommaria ma molto vicina alla realtà. Con danni che da queste parti non si erano visti nemmeno nel 1966. Per questo il Comune di Rufina, attraverso il sindaco Daniele Venturi, si affida il grido a una sorta di lettera aperta. "La nostra comunità - dice Venturi - è stata duramente colpita da un evento senza precedenti. Le acque hanno colpito abitazioni, attività economiche, scuole, impianti sportivi e spazi delle nostre associazioni. Il nostro tessuto economico-sociale è in difficoltà e i danni sono davvero elevati. Valutabili, al momento, in circa 10 milioni di euro. Si contano 247 edifici privati, 27 edifici produttivi e 6 edifici pubblici danneggiati. Ma, soprattutto, due famiglie si trovano fuori casa ed il resto della popolazione coinvolta ha perduto propri beni. A tutto ciò si aggiunge la rabbia e l’amara constatazione che, dal 1966 ad oggi, sulla Sieve non sono mai stati fatti interventi strutturali per mitigare il rischio idrogeologico: è inaccettabile che, dopo quasi sessant’anni, nessuno abbia preso provvedimenti concreti per mettere in sicurezza il nostro territorio".
Leonardo Bartoletti