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Occupata l’ex fornace di Stagno: "Cani pericolosi e tanto sporco"

Paura e disagio sui social. Il sindaco Caporaso replica. "Conosciamo la situazione. Stiamo cercando di risolvere".

L’area dell’ex fornace della cava del Carlini, nella zona di Stagno, come si presenta in questi giorni

L’area dell’ex fornace della cava del Carlini, nella zona di Stagno, come si presenta in questi giorni

Occupanti abusivi nell’ex "fornace della cava del Carlini", a Stagno. A lanciare l’allarme sulla situazione dell’edificio, che si trova poco lontano dal parco fluviale "Di là d’Arno" e dalla zona industriale sono Matteo Gradi, Paolo De Marinis e Maurizio Gambina, tutti consiglieri comunali di Fratelli d’Italia a Lastra a Signa. "Ci troviamo di fronte a un quadro davvero allarmante – dicono - . Una porzione del complesso dell’ex cava del Carlini, che si affaccia su via di Stagno, è stata occupata abusivamente, portando al degrado igienico-sanitario dell’intera zona. Oltre a questo, c’è anche da considerare un fattore di rischio per tutti coloro che percorrono quella via per arrivare al vicino parco fluviale. All’interno del "cortile" dell’edificio si trovano più cani, che ringhiano e intimoriscono chiunque passi davanti. Tutto ciò non è sostenibile per i cittadini di Lastra a Signa che già da tempo denunciano il fatto". Da qui anche la richiesta di provvedimenti urgenti. "L’amministrazione comunale di Lastra a Signa intervenga – dicono i consiglieri di Fratelli d’Italia - per sgomberare l’edificio e per far riacquistare a tutti i lastrigiani la sicurezza di cui hanno bisogno".

Nelle ultime settimane sono state in effetti molte le segnalazioni da parte dei cittadini della zona, anche attraverso i social network. In tanti hanno evidenziato la preoccupazione provata nel percorrere a piedi via di Stagno o nel passeggiarvi insieme ai propri amici a quattro zampe, sia per la situazione di generale sporcizia e degrado, sia per la presenza di pit bull e altri cani particolarmente aggressivi.

Conosciamo la situazione – risponde il sindaco di Lastra a Signa Emanuele Caporaso – e siamo in stretto contatto sia con le forze dell’ordine che con la proprietà, visto che l’edificio è privato. Stiamo lavorando insieme per trovare rapidamente una soluzione". Resta da vedere come e quando sarà possibile intervenire per liberare l’immobile che nel frattempo e diventato una sorta di discarica a cielo aperto. Le finestre sono in gran parte aperte e, in alcuni momenti della giornata, all’interno si intravedono gli occupanti, anche se non è ben chiaro da dove siano arrivati a occupare quest’area.

Lisa Ciardi