
Ok al restyling dello stadio Il sì è arrivato anche da Roma Con le prescrizioni per la tutela
di Ilaria Ulivelli
Ora è ufficiale. Per il restyling dello stadio Franchi la soprintendenza speciale per il Pnrr di Roma, diretta da Luigi La Rocca, giovedì ha dato il suo parere (vincolante) ai fini della conferenza dei servizi decisoria. Parola di ministro della Cultura, Gennario Sangiuliano.
Dunque ok, si va avanti. I progettisti di Arup che avevano distribuito ai 39 soggetti coinvolti nella conferenza dei servizi il progetto definitivo, dovranno ora rimetterci mano, come consuetudine con l’arrivo delle osservazioni.
In particolare quelle della soprintendenza che sono prescrizioni.
Per chiudere la pratica, concludendo l’iter autorizzatorio la soprintendenza speciale Pnrr di Roma aveva chiesto il parere istruttorio alla soprintendenza fiorentina.
Una relazione firmata dalla soprintendente Antonella Ranaldi inviata mercoledì scorso nella quale è stato dato "parere favorevole con prescrizioni e condizioni che riguardano soprattutto il controllo delle operazioni di restauro delle strutture progettate da Pier Luigi Nervi", spiega la soprintendente.
La tutela del monumento e del paesaggio è il cardine dell’azione delle soprintendenze.
"Il nostro parere è arrivato in linea con il percorso che ha visto il ministero coeso tra uffici centrali e periferici, soprintendenza speciale per il Pnrr, direzione generale e soprintendenza", dice Ranaldi. Un percorso di accompagnamento al parere finale che è iniziato appunto con la tutela.
"Il ministero ha dettato le linee guida per il concorso. Nell’ultima fase si è lavorato sulle migliorie del progetto definitivo, soprattutto sul tema del fotovoltaico, ma non solo – spiega la soprintendente – Si è liberato per esempio l’intero circuito intorno allo stadio per esaltare le travature di sostegno liberate da box e volumi più recenti risalenti ai mondiali ‘90".
Dunque giù il cemento aggiuntivo. Per un lavoro complessivo di cui Ranaldi è soddisfatta in quanto "ha scongiurato la paventata demolizione delle curve confermando l’uso del Franchi a stadio adeguato alle necessità attuali, con l’aggiunta della copertura degli spalti".
Si è trattato, insomma, di "un lavoro di pulizia e coerenza ma anche una sfida tra conservare e rinnovare", conclude la soprintendenza fiorentina. Una sfida che, sempre di più, dovrà impegnare amministratori e architetti, controllori e controllati, in quanto il riuso, il risparmio di suolo saranno e sono elementi chiave dell’urbanistica del presente e, sempre di più, del futuro.
La colorazione dei pannelli solari sarà un elemento importante che i progettisti condivideranno proprio con la soprintendenza. C’è poi il tema della recinzione di sicurezza per le partite, che si intenderebbe far sparire del tutto, o quasi, nei giorni in cui non ci sono eventi al Franchi.
Palazzo Vecchio si prende ancora qualche giorno di tempo per accogliere altre eventuale osservazione, ma i pareri sono arrivati quasi tutti. "Tutto sta procedendo bene, secondo i programmi", dicono da Palazzo Vecchio.