Firenze, 30 luglio 2024 – La sua villa da sogno era sulle colline di Firenze. A Pian dei Giullari. Torre del Gallo il nome della dimora che era costata 38 milioni di euro. Era il suo quartier generale immerso nel verde, su quell’altura che domina la città. Nelle vie vicine, attraverso la storia, avevano abitato personaggi come Galileo Galilei, Francesco Guicciardini e più recentemente Giovanni Spadolini.
Adesso i beni di Aleksey Fedorychev, importante uomo di affari russo, nonché figura molto vicina al presidente Vladimir Putin, sono stati sequestrati dopo un blitz della Guardia di Finanza. Il tutto in seguito a una serie di indagini che hanno ricostruito i movimenti in Toscana dell’oligarca. Proprio a Firenze aveva deciso di investire, attirato dalle atmosfere incantate delle colline.
Fedorychev nel 2014 si era innamorato di quella lussuosissima tenuta e non ha badato a spese per acquistarla. Peccato che, secondo la procura anticorruzione di Kiev, quei milioni spesi per la villa fiorentina siano frutto del reinvestimento di proventi illecitamente accumulati.
Con l’assistenza della procura e della Guardia di Finanza di Firenze, è scattato il sequestro preventivo: ai cancelli di Torre del Gallo sono stati posti i sigilli, e sono tati congelati 3 milioni di euro di quote societarie, per un totale di 41 milioni di dollari di valore.
Il magnate è accusato in Ucraina di corruzione, frode e riciclaggio. Nell’ordinanza, firmata dal pm Beatrice Giunti e dal gip Agnese Di Girolamo, si legge che Fedorychev avrebbe, prima nel 2014 poi dal 2017 al 2018, corrotto con circa 660mila dollari Petro Vovchuk, l’allora presidente del cda della State Food and Grain Corporation of Ukraine (Sfgcu), uno dei principali esportatori di cereali di proprietà statale, per garantirsi contratti di ingaggio per comprare e poi rivendere grano ucraino a prezzo molto inferiore ai livelli standard.
Un «sistema» che avrebbe fruttato all’oligarca russo residente nel Principato di Monaco (e con cittadinanza ungherese), un profitto incalcolabile, immesso successivamente, sempre secondo gli inquirenti ucraini, nella grande macchina di fondi offshore e società cipriote, che ha come terminale la Arcetri immobiliare srl, a sua volta controllata dal Penta trust fiduciaria srl (entrambe con sede a Firenze).
Proprio da un incrocio di dati e movimenti anomali, le fiamme gialle sono riuscite a collegare il ricchissimo oligarca a Torre del Gallo, che fino a ieri – almeno dalle prime indagini – era anche possibile affittare dal sito ufficiale online.
Vista su Firenze, giardino stile Reggia di Versailles, piscina e tanto, tantissimo lusso: Torre del Gallo è stata per anni meta di calciatori e vip, nonché luogo di eventi esclusivi e passerella di personaggi illustri.
Adesso, il rischio è che un altro immobile di grande pregio possa finire abbandonato a Firenze. Perché oltre alla corruzione, Fedorychev deve rispondere anche all’accusa di non aver mai pagato a Sfgcu il grano ottenuto, per un ammontare di oltre 60 milioni di dollari, e di riciclaggio per aver reimpiegato questi fondi in beni di lusso e società con sede in paradisi fiscali.
Il 69enne è uno dei tanti oligarchi cresciuti nel cerchio magico di Putin. Fondatore della società Fedcom, società specializzata nel commercio di fertilizzanti e materie prime, la sua ascesa arriva attraverso lo sport: prima diventa presidente della società calcistica Dinamo Mosca, poi patron del team del basket di Monaco.
Nel mezzo, il traguardo di diventare tra i cento uomini più ricchi della Russia e due tranche di sanzioni licenziate dal Governo ucraino: la prima nel 2019, poi interrotta nel 2020, e la seconda – ancora in essere – nel 2022.