Firenze, 4 febbraio 2020 - Olimpiadi 2032, il sogno non si ferma. Ieri il sindaco Dario Nardella e l’appena rieletto governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, si sono incontrati in Palazzo Vecchio. Occasione per parlare dei progetti in comune fra Toscana ed Emilia Romagna, perfetta anche per riprendere il tema – caro a entrambi – della candidatura sull’asse Firenze Bologna alle Olimpiadi del 2032.
"Stefano Bonaccini – ha detto sorridendo il sindaco Nardella – è venuto a dirci come si fa a vincere anche in Toscana". Una battuta al termine dell’incontro organizzato a Palazzo Vecchio che la dice lunga sul fil rouge che lega i due amministratori del Pd, entrambi decisi ad avere sempre più voce in capitolo anche sul piano nazionale.
Una specie di fuori programma, ha svelato la presenza di Bonaccini a Firenze. Il governatore emiliano si è infatti concesso per una breve comparsa insieme al primo cittadino nel salone dei Duecento, dove ieri mattina era in corso il consiglio comunale.
Ma nell’ufficio del sindaco, la sala di Clemente VII, Nardella e Bonaccini hanno parlato di molti argomenti, soprattutto delle possibili sinergie tra Firenze e l’Emilia-Romagna su vari fronti. Ma il piatto forte dell’incontro – non ne hanno fatto mistero – è stato proprio la candidatura alle Olimpiadi del 2032. Anche se la dichiarazione ufficiale fatta uscire dal Palazzo è secca: "Nardella e Bonaccini sono al lavoro per la costituzione del comitato promotore e il 5 marzo incontreranno a Roma il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora".
Ed è sui nomi dei possibili partecipanti al comitato promotore che ieri sindaco e governatore si sono confrontati cercando di mettere insieme un parterre de rois degno dell’impresa. Poi però sia Nardella che il governatore emiliano non hanno rinunciano alla tentazione di lasciare un segnale pubblicando un video su Instragram. "A Firenze – dice Bonaccini – per rendere concreto il progetto Olimpiadi, per provare a far diventare un sogno realtà".
Stesso concetto ribadito anche in un video registrato sul terrazzino di Palazzo Vecchio e postato sui social dal sindaco Dario Nardella. "Benvenuto Stefano a Firenze e ancora complimenti per la sua bellissima vittoria". Poi un aggiunta sulla candidatura ai giochi del 2032: "Aiutateci". L’idea di candidare Firenze e Bologna come sedi per le Olimpiadi 2032 è venuta, nel settembre scorso, al sindaco di Firenze Dario Nardella. "Sono convinto – spiegò Nardella – che questa candidatura unitaria potrebbe dare grande forza anche economica all’asse appenninico Firenze-Bologna. Le Olimpiadi sono un volano strepitoso sia per le infrastrutture, sia per l’occupazione". Non solo. "Firenze e Bologna – argomentò – sono le uniche due città metropolitane confinanti e la somma della qualità degli impianti sportivi già presenti le rende molto competitive". Insomma piscine per le gare di nuoto, palazzetti dello sport, stadi di atletica. "L’intero territorio provinciale – sostiene Nardella – vanta davvero una buona qualità impiantistica".
Fra i sostenitori della prima ora, oltre ai co-firmatari Virginio Merola e Stefano Bonaccini, sindaco di Bologna e governatore dell’Emilia Romagna, è sceso in campo anche l’ex premier Romano Prodi subito convinto dalla sfida di un’Olimpiade diffusa sul territorio nazionale per "rendere i costi sostenibili e senza prevedere iper-costruzioni".
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