REDAZIONE FIRENZE

Oltre 3500 medici di medicina generale a Firenze. In ballo il futuro della sanità territoriale

Alla Fortezza da Basso il 41esimo congresso Simg. Tra le novità, la Simg academy e il Simg lab village, strumenti all’avanguardia per la formazione delle nuove generazioni di medici

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Medici a congresso

Firenze, 26 novembre 2024 - I medici di medicina generale si danno appuntamento a Firenze, per ridisegnare il futuro della sanità anche attraverso l’uso delle più moderne tecnologie.

Dal 23 novembre, con sessioni virtuali, fino agli incontri in presenza dal 28 al 30 novembre alla Fortezza da Basso a Firenze, su il sipario sul 41° congresso nazionale della società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg). Un evento chiave per il futuro della sanità territoriale, che riunirà oltre 3500 medici di medicina generale, il 70% dei quali con meno di 40 anni. In un momento di ripensamento per il sistema sanitario nazionale – segnato da risorse limitate, da un progressivo invecchiamento della popolazione e dalla necessità di riforme territoriali – la Simg risponde con iniziative innovative. Tra queste, spiccano la Simg academy e il Simg lab village, strumenti all’avanguardia per la formazione delle nuove generazioni di medici.

Al centro del dibattito: cure territoriali e innovazione

Il tema centrale del congresso sarà il ruolo cruciale delle cure primarie negli ospedali e nei pronto soccorso, ormai sotto pressione, e nel rispondere ai bisogni di una popolazione sempre più anziana. Alessandro Rossi, presidente Simg, sottolinea: “La pandemia è ormai alle spalle, ma il sistema sanitario nazionale affronta nuove criticità, soprattutto per i medici di medicina generale. Anche recentemente la medicina generale è stata sottoposta a critiche.

La nostra risposta consiste nella condivisione di un’idea di una professione che può evolvere e stare al passo con i tempi, purché sia sostenuta dalle istituzioni e alla condizione che, come promesso proprio durante la pandemia, si dia un supporto alle cure territoriali, che servono non solo per proteggere gli ospedali e i pronto soccorso che sono in una situazione critica, ma la popolazione stessa, che è sempre più anziana e con molte comorbidità. In questa direzione realizziamo la formazione del medico di medicina generale del domani. Non esiste un servizio sanitario nazionale pubblico ed efficiente senza cure primarie al passo coi tempi”.

Tra le novità dell’edizione 2024, spiccano la Simg Academy e il Simg Lab Village, strumenti pensati per arricchire la formazione dei medici attraverso il confronto interdisciplinare e le tecnologie più moderne.

Formazione e tecnologia: la forza del SIMG Lab Village

Con venti laboratori allestiti alla Fortezza da Basso, il SIMG Lab Village sarà uno dei pilastri del congresso. Questi laboratori permettono ai clinici di acquisire nuove competenze pratiche con robot, manichini ad alta fedeltà, software procedurali, realtà aumentata e altri strumenti che ricreano situazioni, ambienti, patologie, interventi, simulandoli in scenari realistici per insegnare procedure diagnostiche e terapeutiche, ripetere processi e concetti medici, assumere decisioni da parte di un professionista. Pratiche comuni come la lettura di un elettrocardiogramma, l’uso dello spirometro, l’applicazione di un catetere vescicale, la palpazione di noduli mammari, l’ecografia, la terapia palliativa, la gestione del paziente anziano potranno essere sperimentate in questo modo dai medici.

La SIMG Academy: una palestra per il ragionamento clinico

La SIMG Academy, novità di quest’anno, sarà un luogo di confronto tra medici di medicina generale e specialisti di altre discipline. Tra i temi affrontati: il dolore infiammatorio, l’obesità e le comorbidità cardio-metaboliche. Obiettivo: preparare i medici a gestire in modo interdisciplinare le problematiche quotidiane della medicina generale, migliorando la qualità delle cure territoriali.

Un congresso per il futuro della sanità

Durante il congresso, si terranno anche gli esami finali per i corsi di certificazione di Medico di Medicina Generale esperto, un titolo riconosciuto internazionalmente, che permette ai professionisti di collaborare con case di comunità, ospedali e progetti di ricerca. Non mancheranno le sessioni dedicate al dibattito su temi etici e sociali e la premiazione delle ricerche scientifiche più innovative nel campo delle cure primarie.

Ignazio Grattagliano, vicepresidente Simg, evidenzia: “Il congresso è un momento unico di confronto tra medici provenienti da realtà diverse. È un’occasione per far emergere idee e iniziative, fondamentali per la crescita professionale e per affrontare le sfide del sistema sanitario”.