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Sul podio torna Markus Stenz, g. ià direttore principale delle orchestre di Baltimora, di Seoul e della Radio olandese
Il 19 febbraio di 50 anni fa moriva a Firenze, nella sua abitazione di via Romana, Luigi Dallapiccola, musicista attento e visionario, il primo, nell’Italia del Dopoguerra, a captare i segni della modernità e ad adottare, in pieno regime, il sistema dodecafonico generato dal clima inquieto dell’Espressionismo viennese. Istriano, si stabilì a Firenze a partire dal 1922 per studiare al Cherubini, dove insegnò a generazioni di studenti.
L’Orchestra della Toscana gli rende omaggio il 14 febbraio al Verdi (ore 21, con repliche il 15 al Palazzo delle Esposizioni di Empoli, il 18 al Teatro Verdi di Pisa, il 19 al Garibaldi di Figline) con una delle sue pagine più poetiche, il Piccolo concerto per Muriel Couvreux per pianoforte e orchestra, concepito durante l’ultima guerra e dedicato a una pianista di 7 anni, figlia di un’amica parigina. Suggestioni cromatiche e dodecafoniche si innestano su una base diatonica, e nulla traspare della tragicità del contesto storico: la scrittura è trasparente, così come il candido dialogo tra solista e orchestra.
A questo brano, il programma associa un altro concerto pianistico novecentesco, quello in sol di Maurice Ravel scritto attorno al 1930. Pagina di limpidezza neoclassica composta nello spirito di Mozart, nasce dall’abile fusione di materiali eterogenei, tra i quali motivi jazz e temi da circo. Solista al pianoforte è Benedetto Lupo, tra i maggiori pianisti italiani, repertorio amplissimo, carriera internazionale avviata nel 1989 grazie al terzo premio conquistato nel Concorso statunitense Van Cliburn, vasta attività didattica anche come docente nei corsi di perfezionamento dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia. Sul podio torna Markus Stenz. Nella seconda parte del programma dirigerà la Sinfonia n.100 di Franz Joseph Haydn detta Militare e la presenza di un apparato di percussioni (triangolo, piatti e grancassa) che evoca la banda militare dei giannizzeri al servizio del sultano turco.
Chiara Caselli