Firenze, 21 ottobre 2024 – Una vecchia rivoltella, risalente ai tempi della guerra o forse addirittura prima, tramandata tra i vecchi del paese ed ereditata, infine, da lui: è questa l’arma con cui il 22enne Mattia Scutti ha fatto fuoco contro sua zia, Laura Frosecchi, 55 anni, uccidendola nella sua bottega di alimentari.
L’episodio choc è avvenuto giovedì mattina a Chiesanuova, la frazione di San Casciano Val di Pesa famosa per la schiacciata sfornata proprio dal forno “Graziella“ e dalla sua proprietaria. Anche ieri, il giorno in cui tradizionalmente Chiesanuova è meta della passeggiata fuori porta, i tanti che volevano bene a Laura e alla famiglia Bettoni, hanno portato fiori e pensieri. Tanto da creare un tappeto davanti all’ingresso dell’alimentari che la Frosecchi gestiva.
Stamani, intanto, il femminicidio di Chiesanuova approda davanti al gip. Scutti, assistito dall’avvocato Francesco Ceccherini, è chiamato alla convalida del provvedimento. Per lui si prospetta una custodia cautelare nel carcere di Sollicciano - dove si trova dalla serata di giovedì -, ma non è escluso che il giovane voglia fornire la propria ricostruzione dei fatti, nella forma che il suo difensore riterrà più opportuna.
Il movente che avrebbe animato Scutti nel premere il grilletto sarebbe l’ennesima lite fra lui e la zia, dissapori che s’inserivano, forse, in rapporti familiari difficili all’interno dell’ampia cerchia familiare dei figli della fondatrice del noto forno di Chiesanuova. Tensioni dovute anche alla “difficoltà“ di gestire un giovane problematico e ai segnali di disagio che non sarebbero stati adeguatamente colti. A cominciare da quella vecchia arma, tanto vecchia da non essere censita, che aveva sempre con sé e della quali in tanti si erano accorti.
Giovedì mattina, la tragedia. Nel negozio della Frosecchi ci sarebbe stata l’ennesima discussione e stavolta il 22enne avrebbe premuto il grilletto. Quanti colpi? La risposta arriverà dal’autopsia, per la quale stamani il sostituto procuratore Benedetta Foti affiderà l’incarico al medico legale Rossella Grifoni. Un atto a cui sono formalmente invitati, in qualità di persone offese, anche il marito di Laura, Stefano Bettoni, i due figli Gabriel e Christian, nonché la famiglia Frosecchi.
(Ha collaborato Antonio Taddei)