Omicidio di Firenze, fiori per il commerciante ucciso in casa. C’è l’autopsia

Lo storico ambulante della Loggia del Porcellino trovato senza vita nel suo appartamento legato e incappucciato

Firenze, 1 dicembre 2023 – Proseguono le indagini per l’omicidio di Firenze. La polizia valuta tutti gli elementi per l’omicidio di Kiomars Chaikar Safaei, 72 anni, commerciante ambulante della Loggia del Porcellino, celebre luogo del centro storico.

La vittima, di origini iraniane, è stata trovata legata e incappucciata nel suo appartamento di via De Pinedo, dove viveva solo, nel primo pomeriggio di giovedì 30 novembre. L’ambulante viveva nel capoluogo da oltre trent’anni. E tra i commercianti ambulanti del Porcellino c’è sconcerto e cordoglio per una morte violenta, un fulmine a ciel sereno.

I fiori in ricordo della vittima, Kiomars Chaikar Safaei (nel riquadro)
I fiori in ricordo della vittima, Kiomars Chaikar Safaei (nel riquadro)

Nella giornata di venerdì, mazzi di fiori sono stati depositati di fronte alla Loggia in segno di rispetto. “Ci mancherà, era un uomo buono”, dicono adesso i suoi colleghi. Per loro Kiomars Chaikar Safaei non aveva nemici. E adesso la polizia scava nel passato dell’uomo, mentre nelle prossime ore si svolgerà l’autopsia. Potrebbe essere morto per soffocamento, secondo i primi rilievi, ma ovviamente tutto è rimandato all’esame autoptico. Da qui si potrebbe capire di più. 

A scoprire il cadavere è stato il fratello, che con il figlio e nipote della vittima era andato a casa dell’uomo in via De Pinedo, non vedendolo a lavoro. Nella casa, trovando la porta aperta, si è imbattuto nel cadavere. Dopo rilievi approfonditi nella giornata di giovedì, nella mattina di venerdì la polizia è tornata nell’appartamento posto sotto sequestro per raccogliere possibili nuovi elementi. “E’ uno scenario del crimine complesso, con tante tracce”, aveva detto il procuratore capo di Firenze Spiezia, che si è recato in via De Pinedo. 

Resta intanto il dolore dei colleghi ambulanti. Alcuni nella giornata di venerdì hanno chiuso il loro banco per rispetto, con lo sguardo perso nel vuoto.