Firenze, 15 settembre 2021 - Dimezzata in appello la pena per un 32enne, originario del Myanmar, accusato dell'omicidio della sua compagna, una 21enne cinese, avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 novembre 2018 nella camera di un ostello a Firenze, dove la coppia era in vacanza.
È di 16 anni la condanna inflitta in secondo grado all'uomo, che in abbreviato era stato condannato a 30 anni di reclusione. Per l'accusa il 32enne strangolò la giovane al culmine di una lite, allertando poi lui stesso i soccorsi chiedendo aiuto all'addetto alla reception. Secondo quanto spiegato dal suo difensore, avvocato Francesco Stefani, la consistente diminuzione della pena sarebbe dettata, tra l'altro, dal riconoscimento, da parte dei giudici di secondo grado, dell'attenuante dell'aver agito in stato d'ira.
L'imputato, secondo la tesi sostenuta dalla difesa nell'appello, avrebbe commesso il delitto in reazione a continui soprusi ai quali, è la tesi sostenuta sempre dalla difesa, sarebbe stato sottoposto dalla vittima. La procura generale aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado.