LISA CIARDI
Cronaca

Omicidio stradale, battaglia vinta

La legge in Senato potrebbe passare entro il 10 dicembre

Lorenzo Guarnieri

Lorenzo Guarnieri

Firenze, 3 dicembre 2015 - Lorenzo Guarnieri era nato il 10 dicembre di 23 anni fa. E, in quella data, nel 2010, pochi mesi dopo la sua morte – in un incidente provocato da un automobilista sotto l’effetto di alcool e droga – i genitori e gli amici hanno fondato un’associazione per dire basta all’«omicidio stradale» impunito. Quest’anno, stesso giorno, la speranza è che si possa festeggiare la nuova legge. Un cerchio che si chiude (anche se un “forse” è ancora d’obbligo), dopo anni di firme, campagne e battaglie che hanno visto in prima linea anche il nostro giornale.

La legge, che prevede pene più severe in caso di lesioni gravi o di morte provocate da chi guida un veicolo in stato di ebbrezza (tasso alcol superiore a 0,8 g/l) o sotto l’effetto di droghe, è all’ordine del giorno oggi in Senato per la terza lettura, dopo il passaggio di giugno (sempre al Senato) e quello di ottobre alla Camera. Nel caso in cui non si arrivi oggi alla discussione e alla votazione (il cui esito non dovrebbe riservare particolari sorprese), si potrebbe slittare di qualche giorno, al 9 o 10 dicembre, e quindi esattamente in tempo per la manifestazione «VaLORE alla vita» organizzata all’Obihall di Firenze (giovedì 10, ore 20.45) dall’Associazione Lorenzo Guarnieri.

«Ancora non possiamo dare per scontata l’approvazione della legge - spiega Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo e numero uno dell’associazione - ma sicuramente siamo molto vicini al traguardo. Sarebbe bello poter arrivare al giorno del compleanno di Lorenzo e della nostra associazione con questo traguardo raggiunto. Sarebbe la conclusione di un percorso importante che ci ha visti impegnati in prima fila. Lo scorso anno, sempre nel corso della festa, il premier Matteo Renzi, che ci è sempre stato accanto, ci inviò un messaggio video assicurando che la legge sarebbe stata pronta entro il 2015. Siamo convinti che farà di tutto per rispettare la promessa».

Insieme all’associazione dedicata a Lorenzo, si sono battute per raccogliere le firme e promuovere la legge d’iniziativa popolare l’Associazione Gabriele Borgogni, l’Associazione amici e sostenitori della polizia stradale, il Comune di Firenze e la polizia municipale fiorentina. Anche il nostro giornale ha sostenuto l’iniziativa con una lunga campagna stampa, che si è conclusa con la consegna in Parlamento di tutti gli articoli. «Fra le novità più importanti della legge - spiega ancora Guarnieri - c’è l’introduzione della pena minima di 5 anni in caso di pirateria stradale. Questo dovrebbe disincentivare la fuga da parte di conducenti ubriachi o drogati. Oggi invece, a un guidatore senza scrupoli poteva ‘convenire’ scappare ed essere accusato di pirateria piuttosto che restare e risultare positivo a droga e alcool».

La legge prevede inoltre il cambiamento della definizione da “omicidio colposo” a “omicidio stradale”, il passaggio della pena da 3-10 anni a 8-12 anni, la possibilità dell’arresto in flagranza di reato e il passaggio dalla revoca temporanea al cosiddetto “ergastolo della patente” (da 12 a 30 anni) a chi uccide sotto effetto di alcol o droga. Previste anche alcune aggravanti che, in caso di incidente con lesioni gravi o esito mortale, portano ad applicare la legge sull’«omicidio stradale»: passaggio con rosso, velocità di marcia doppia del limite, inversione di marcia, sorpasso con linea continua e sorpasso in prossimità di passaggi pedonali.