STEFANO BROGIONI
Cronaca

Open, le motivazioni dell'assoluzione di Renzi e gli altri: "La Leopolda non era un partito"

Per la giudice, le attività della Fondazione Open erano incentrate sull'organizzazione della "Leopolda", una kermesse che non può "ritenersi estranea all'attività propria di una fondazione politica"

Matteo Renzi

Matteo Renzi

Firenze, 20 marzo 2025 – Le "Corti superiori" hanno "epurato" il compendio probatorio presentato dalla procura. Un "impatto decisivo", di Cassazione e Corte Costituzionale, "sulle sorti di questa udienza preliminare". Lo scrive il giudice Sara Farini nelle 28 pagine delle motivazioni della sentenza che il 19 dicembre dell'anno scorso ha assolto l'ex segretario del Pd, oggi leader di Italia Viva, Matteo Renzi e altri 14 imputati (tra cui la deputata Maria Elena Boschi ed ex deputato Dem Luca Lotti) da varie accuse tra cui quella di finanziamento illecito ai partiti.

Per la giudice, le attività della Fondazione Open erano incentrate sull'organizzazione della "Leopolda", una kermesse che non può "ritenersi estranea all'attività propria di una fondazione politica". Nelle motivazioni, si spiega anche che la "ragionevole prognosi di condanna" su cui avrebbe dovuto basarsi il rinvio a giudizio richiesto dai pm fiorentini, non può essere compiuta all'esito anche della sentenza della Cassazione la quale "ha escluso che sulla base degli elementi emersi dalle indagini vi fossero argomenti sufficienti per ritenere che la Fondazione Open agisse in simbiosi con il Pd e la corrente renziana quale articolazione di partito, per altro con una motivazione ampia e lineare fondata essenzialmente sul dato normativo e quindi difficilmente contestabile".