REDAZIONE FIRENZE

Operatori socio educativi in Rivolta a Firenze: "Mancanza di Personale negli Asili"

Gli operatori Ose iscritti in graduatoria al Comune di Firenze lamentano una pausa forzata di 10 giorni tra un contratto e l'altro, che penalizza sia il personale che gli asili. La Cgil definisce la scelta penalizzante. Lunedì c'è stata un'assemblea dei lavoratori, pronti allo stato d'agitazione. Il Comune è al lavoro per trovare una soluzione.

Operatori socio educativi in rivolta: "Manca il personale negli asili"

"Se il Comune non farà dietrofront c’è il rischio che negli asili non ci sia abbastanza personale qualificato per tenere d’occhio i bambini e prendersene cura come si deve". È chiaro l’avvertimento degli operatori Ose iscritti nella graduatoria del Comune per supplenze brevi nelle scuole dell’infanzia e i nido. In base alle nuove decisioni, tra un contratto e l’altro dovranno fare una pausa forzata di 10 giorni. Si parla del personale Ose di supporto agli educatori, quelli che aprono le strutture, che sorvegliano i piccolini, se ne prendono cura, li accudiscono e li cambiano, insomma una parte integrante dello staff della scuola. Per loro, la strada presa da Palazzo Vecchio avrà conseguenze sul servizio offerto alle famiglie e, secondo quanto denunciato, peggiorerà le condizioni del personale. In primis dal lato stipendio "10 giorni in meno si fanno sentire, c’è chi ha una famiglia o rate da pagare, ne va della nostra dignità" spiegano. Aggiungendo che la comunicazione è arrivata per mail a metà settembre, a giochi ormai fatti. Cioè dopo che molti iscritti in graduatoria, convinti di lavorare come prima, hanno rifiutato altre proposte. Nei volti di questi lavoratori si legge la passione per l’impiego. Al Comune chiedono marcia indietro, o di ridurre i giorni di pausa a 5. "Dopo un tot di ore lavorate ti devono stabilizzare – dicono – Se stai fermo 10 giorni ci metti il doppio". Sul punto anche la Cgil, che definisce la scelta penalizzante, sia per il personale che per gli asili. Lunedì sera c’è stata un’assemblea dei lavoratori, in cui hanno chiesto un incontro all’amministrazione, e nel caso in cui non venissero ascoltati,si dicono pronti allo stato d’agitazione. Dal sindacato fanno sapere che il 10 è previsto un confronto con il Comune. Il quale si è detto a lavoro per trovare una soluzione.

Gabriele Manfrin