Firenze, 31 maggio 2017 - Ha preso il via oggi alle 13 l'annunciata operazione antibivacchi. Tra lo stupore e qualche nervosismo dei turisti, sul sagrato della basilica di Santa Croce, sono stati inaffiati i gradini, così come aveva annunciato ieri il sindaco Dario Nardella.
I turisti, anche invitati da agenti della polizia municipale, sono stati fatti alzare per consentire la pulizia anche con sapone del sagrato. Sul posto presente il sindaco Nardella e una nutrita rappresentanza di giornalisti e fotografi. La misura è stata adottata per evitare che i turisti si siedano sui gradini per mangiare. Dopo circa 10 minuti dall'innaffiatura, i gradini erano comunque già quasi asciutti e alcuni turisti hanno tentato di sedersi. Ma gli agenti presenti hanno subito provveduto a farli rialzare.
E c'e' chi non hanno nascosto un certo fastidio a taccuini e telecamere, come una coppia di spagnoli che rivolgendosi ad un vigile ha detto per diverse volte: "Esto no es normal", questo non è normale. Alla scenetta si è inserito un signore sulla quarantina: "Credo di essere l'unico turista italiano. Mi pare che questo provvedimento abbia poco senso. Tra qualche minuto si asciugherà tutto e i turisti stranieri si rimetteranno tutti a sedere. E' normale, anche se io non lo fo perché' rispetto un luogo di culto".
In effetti il caldo dell'una, di questa sorta di anticipo dell'estate, non ha mollato un istante e le pietre in pochi minuti hanno cominciato ad asciugarsi. Allora è scattato un altro passaggio d'acqua per fotografi e tv. Ma il sole e la fisica hanno le loro leggi e l'acqua sui pietroni caldi ha iniziato a evaporare di nuovo. Cinque minuti sgomberi; dieci minuti e dell'acqua sugli scalini non rimangono che chiazze. E i passanti cominciano a risedersi di nuovo. Due ragazze le prime coraggiose, poi una coppia. Solo che stavolta sono i vigili, di ronda, a vietare la seduta. Gradini liberi non per l'acqua, in sostanza, ma per la divisa. Poco dopo le 14 la scena si ripete, ma stavolta sui gradini completamente sgomberi di piazza Santo Spirito.
Nardella. "Le misure anti bivacco? Non ci aspettavamo tutta questa sorpresa…". Mentre la 'lancia' d'acqua spinta da un'idropulitrice montata sul cassone di un furgoncino e governata dagli operai di Alia infradicia i gradini del sagrato di Santa Croce, il sindaco di Firenze Dario Nardella e' alle prese con un nuvolo di telecamere, registratori e taccuini. E' che la storia di annaffiare le pietre dei 'santuari' della sosta per scoraggiare il pellegrinaggio del turismo 'mordi e fuggi' ha fatto il giro del Paese (e del web). E se le domande fioccano, il sindaco replica: "Lo ripeto, questi non sono ristoranti, ma luoghi di bellezza e di culto. Quindi vanno rispettati", sottolinea mentre conferma che oltre a questa misura discuterà con soprintendenza e curia per posizionare "cordonati eleganti" all'inizio dei sagrati delle basiliche simbolo di Firenze. Poi torna sulla battuta iniziale: "Perché tutta questa sorpresa? Sia il regolamento di polizia urbana, che il piano di gestione dell'Unesco già vieta di bivaccare sui gradini e sui sagrati delle chiese".
Lo dice e subito dopo mostra sul cellulare l'articolo 3 del piano di gestione, il testo che disciplina tutte le aree Unesco del globo. Articolo 3 che recita, grossomodo, cosi': non sederti sulle scalinate delle chiese e dei palazzi per bere, mangiare, riposarti. Utilizza piuttosto le panchine di giardini e piazze. "Non me la prendo - precisa - con chi si ferma e si riposa un attimo. Ma qui non si può mangiare, bere, sporcare. Con questa misura sperimentale, dunque, facciamo due cose positive: da un lato puliamo questi spazi, dall'altro scoraggiamo il turista che altrimenti dovremmo multare".
"Così non sprechiamo l'acqua: primo, perche' la utilizziamo per pulire che non e' mai uno spreco; secondo, perché i quantitativi rientrano nel contingente di acqua utilizzato da Alia per la pulizia della città", sottolinea Nardella. Nei due sagrati in questione, spiega il primo cittadino, "saranno fatti due passaggi perche' a noi interessa la fascia temporale che copre l'ora di pranzo, visto che e' li' che si concentrano di piu' i turisti che mangiano e bevono". E se il sole 'picchia' sulle pietre rendendo lo sforzo valido solo per pochi minuti? "Faremo due passaggi, cosi' da mantenere l'acqua per un periodo piu' lungo. Se poi non funziona- risponde Nardella- comunque avremo tenuto piu' puliti i sagrati".