Operazione micio. Gara di solidarietà per salvare Codolone

Il gatto, randagio e abbandonato, ora è in cerca di adozione. Rintracciato con il tam tam sui social e la tenacia di tre ragazze.

Operazione micio. Gara di solidarietà per salvare Codolone

Giulia tiene in braccio Codolone, il gatto salvato dall’abbandono grazie alla mobilitazione di un rione intero

È arrivato in punta di zampe, non si sa da dove e in pochi giorni ha saputo unire il vicinato di via San Vito, strada al confine tra città e campagna che da Monticelli s’inerpica sul Monte Oliveto. Forse scappato, più probabilmente abbandonato prima delle partenze estive o ancora peggio perché portatore per adesso sano di Felv, la leucemia felina, un virus innocuo per l’ uomo, ma infettivo e potenzialmente letale per i gatti. Codolone, un nome vero non ce l’ha perché è un trovatello, ma ogni famiglia da cui è andato a bussare gliene ha dato uno. Codolone è uno dei tanti, per la buffa e sproporzionata coda: di indole dolcissima, corre incontro per strusciarsi ai suoi amici umani quando escono dal portone, elemosina carezze e magari qualche croccantino, si prodiga in fusa, miao e prrrr. Così gli abitanti di via San Vito hanno cominciato a domandarsi da dove arrivasse quel gatto con la coda più grossa di lui. E la questione è approdata sui social, prima sul gruppo Facebook ’Sei di Soffiano Monticelli Legnaia se’, poi sul gruppo Whatsapp di vicinato. Tanto ha commosso quel gattino così docile, ma abbandonato, che un team tutto femminile ha deciso di prendere la sua situazione di punta.

Così Beatrice, Serena, Gloria e Giulia sfidando i 38 gradi, sono partite alla ricerca del gatto, che cercava riparo intrufolandosi nei condomini. Le tre ragazze abitano vicine da anni, eppure alcune di loro si conoscevano appena di vista: ci voleva Codolone per saldare i legami di comunità. Così è partito un tam tam su Wathsapp, finché non lo hanno rintracciato. Il micio è stato sottoposto a una visita veterinaria che ha stabilito che ha 6-7 anni; ma è portatore di Felv. Perciò, chi ha già gatti sani, non potrà adottarlo, a meno che non siano anch’essi portatori. "Per ora è in stallo da parenti e ha il nome provvisorio di Cirillo - spiega Gloria - ma ancora non c’è un lieto fine". Chi volesse, può contattare questa redazione per essere messo in contatto con Gloria.

Carlo Casini