EMANUELE BALDI
Cronaca

Opposizioni in rivolta: "Commissioni ’vietate’. Il Pd fa ostruzionismo"

Dai 5 Stelle a FdI: tutti contro la maggioranza. "Folli i tetti alle presenze" . Il caso: "Non si può partecipare in via telematica: siamo gli unici in Italia".

Lorenzo Masi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Palazzo Vecchio

Lorenzo Masi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Palazzo Vecchio

Le prime avvisaglie di nervosismi latenti, sussurrano dall’opposizione, risalgono all’estate scorsa, all’indomani dell’insediamento delle commissioni consiliari. Poi nei mesi i malumori sono andati via via a somatizzarsi fino a diventare mal di pancia non più celati. A Palazzo Vecchio le opposizioni, dai 5 Stelle a Fratelli d’Italia nessuno escluso, criticano apertamente la ’macchina politica’ dell’attuale governo cittadino parlando, come fa la leader di Firenze Democratica Cecilia Del Re che parla di "meccanismi ingessati e ostruzionismo ai danni dei consiglieri di minoranza".

La questione è tornata di stretta attualità lunedì quando i capigruppo si sono incontrati per discutere della richiesta di un consiglio straordinario sullo Scudo Verde. "Finora siamo stati pazienti e dialoganti, ma ora non siamo più disposti a farlo" precisa Del Re. Ma quali sono le accuse mosse dalle opposizioni alla maggioranza? Del Re fa un esempio su tutti: "Perché a Firenze, e solo qui perché abbiamo audito rappresentanti delle istituzioni di ogni città, da Milano a Bologna fino a Genova, non è consentito partecipare alle commissioni in via telematica? – attacca – Oltre che sbagliata, questa posizione porta anche un danno economico per il Comune che è tenuto a rimborsare il datore di lavoro che si assenta per le commissioni. Ora un conto è collegarsi per un’ora dall’ufficio, altra cosa è attraversare la città, oltretutto inquinando, e perdere mezza giornata". Il capogruppo pentastellato e presidente della commissione affari costituzionali Lorenzo Masi rincara la dose:

"Non è più ammissibile il click day istituito dalla maggioranza sul question time. – le sue parole – Quest’anno i gruppi sono più numerosi, ed è giusto che tutti abbiano adeguato spazio, basta aumentare di 12 minuti il tempo totale a disposizione e la questione è risolta… Ci era stato chiesto di attendere che il 31 gennaio che sarebbe stata trovata una soluzione, ma ad oggi nulla". E poi: "In merito alle commissioni, tutti i gruppi devono essere rappresentati nelle varie commissioni ed oggi non è così, una cosa che va contro anche a ciò che fanno gran parte dei comuni italiani, ma soprattuto alla legge". "Firenze - ammonisce – si deve adeguare: siamo pronti ad eventuali ricorsi".

Tra i più arrabbiati c’è Massimo Sabatini (Lista Schmidt) che ricorda come anni addietro "c’era una condivisione delle scelte anche insieme alla minoranza che ha tutto il diritto di essere ascoltata" mentre "oggi il Pd si è chiuso in se stesso". Sabatini, ribadendo l’importanza di "garantire sempre una pluralità di voci" contesta anche il "tetto massimo di 3 commissioni per ogni consigliere". "A Milano ogni consigliere è ben accetto in ogni commissione" rimarca.

Dura anche Angela Sirello, capogruppo FdI: "Abbiamo atteso mesi nella speranza di far ragionare la maggioranza, ma non ci siamo. – attacca – Tutta l’opposizione, compatta, denuncia la scelta di ignorare il regolamento del Consiglio comunale che consente le commissioni online, penalizzando di fatto chi lavora fuori città e i liberi professionisti, generando costi inutili per rimborsi ai datori di lavoro. Abbiamo deciso, come opposizione, di usare ogni strumento possibile per far valere il diritto alla partecipazione di tutti, un sacrosanto diritto da eletti Bisognerebbe avere più rispetto per le istituzioni e per chi le rappresenta".