ILARIA BIANCALANI
Cronaca

Firenze, i settant'anni della bottega di Ponte Vecchio: celebrato l'orafo Luigi

La storia di uno degli ultimi grandi artigiani della città

WikiPedro con Luigi Grementieri

Firenze, 6 agosto 2020 - Per celebrare i 70 anni di attività dell'oreficeria fondata da Luigi Grementieri sulla terrazza di Ponte Vecchio, è scesa in campo l'Associazione Ponte Vecchio che nella mattina di giovedì, con una cerimonia, ha conferito una targa celebrativa allo storico orafo, l'ultimo rimasto su Ponte Vecchio, fra la commozione generale dei partecipanti.

A dare lo spunto all'iniziativa è stato tuttavia colui che Firenze, con le sue tante bellezze e particolarità, l'ha fatta sbarcare sul web: WikiPedro. Proprio per questo l'Associazione Ponte Vecchio, ha voluto che fosse lui a consegnare la targa. Un suo video, condiviso un paio di settimane fa sui suoi canali social, ha fatto registrare oltre 250mila visualizzazioni, attirando appunto l'attenzione dell'Associazione Ponte Vecchio, che ha voluto celebrare così l'ultimo degli orafi rimasto sul ponte. Luigi, 84 anni, aprì il suo laboratorio orafo il 15 luglio 1950 e oggi, grazie alla figlia Sabrina e al nipote Massimo, che hanno garantito un ricambio generazionale, porta ancora avanti la sua attività con il nome che è costituito dalle loro iniziali: L.S.M. Nel video WikiPedro spiega come è cambiata la tipologia merceologica del commercio, sul ponte emblema di Firenze. "Secondo un censimento fatto da Cosimo I a metà 1500 su Ponte Vecchio c'erano macellai, pizzicagnoli, calzolai, legnaioli e altre botteghe - spiega -. Fu Ferdinando I, in vista della progettazione del Corridoio Vasariano, ad emanare un decreto, a fine 1500, per far sì che tutte le botteghe venissero spazzate vie e lasciassero il posto alle gioiellerie e agli orafi. In questo modo il ponte sarebbe stato un luogo frequentato da gentiluomini e forestieri". "Mi occupo di riparazioni e realizzazione di oggetti nuovi - dice Luigi nel video, intervistato dall'influencer -. Un tempo  ogni negozio aveva i suoi oggetti particolari. E c'erano anche 3 botteghe di ricami". Dalla terrazza che sovrasta il laboratorio, si "sfiora" il Corridoio Vasariano e si può ammirare la città in tutta la sua bellezza. "Voi siete gli immortali di Firenze - dice WikiPedro in conclusione del video rivolgendosi all'orafo - perché la vostra arte e il vostro lavoro non morirà mai. Firenze non deve ripartire solo dai monumenti ma deve ripartire dalle persone".