Firenze, 1 gennaio 2017 - Un artificiere di 39 anni, sovrintendente della polizia, è rimasto gravemente ferito dopo lo scoppio dell'ordigno che stava verificando. E' successo poco prima dell'alba, intorno alle 5,30, in via Leonardo Da Vinci, a due passi da piazza della Libertà. Si tratta della libreria "Il Bargello".
Il poliziotto è stato operato: purtroppo non è stato possibile salvargli la mano sinistra e l'occhio destro. Non sarebbe tuttavia in pericolo di vita.
Il poliziotto-artificiere era intervenuto dopo che la Digos, nell'ambito dei servizi di controllo degli obbiettivi sensibili, aveva individuato un pacco sospetto lasciato sulla saracinesca di una libreria considerata vicina a Casapound. Secondo quanto si apprende, chi ha posizionato l'ordigno avrebbe preliminarmente tagliato una rete che i gestori della libreria avevano installato nella stessa saracinesca a ulteriore protezione del negozio da danneggiamenti.
"Quindi - ha spiegato il questore di Firenze, Alberto Intini, a Rainews24 - sul posto sono intervenuti la Volante e l'artificiere ma purtroppo quando si è avvicinato per effettuare le manovre necessarie, l'ordigno è esploso". Sul posto anche il questore Intini, che in questo video spiega le condizioni del poliziotto:
Lo stesso questore ha riferito che il poliziotto è stato sottoposto a un intervento chirurgico ma che le ferite che ha riportato all'occhio destro e alla mano destra sono apparse da subito molto gravi, tanto da ritenerli "compromessi". Già a febbraio scorso una libreria vicina a Casapound era stata presa di mira con una bomba-carta.
Secondo quanto si apprende, la bomba conteneva dei fili e un timer. La deflagrazione ha infranto la vetrina della libreria, ma purtroppo questa volta sono più gravi i danni fisici che quelli materiali.
"Condanno duramente quanto avvenuto stamattina a Firenze: si tratta di un episodio gravissimo e senza alcuna giustificazione. All'agente ferito - è il commento del sindaco Dario Nardella - va la solidarietà mia e dell'intera città. I colpevoli deve essere presto assicurati alla giustizia. Firenze è città di pace e non è rappresentata da orrori di questo genere". Il sindaco ha parlato con il capo della polizia, gabrielli, per trasmettergli la vicinanza della città e la disponibilità a collaborare per qualunque esigenza pur di assicurare alla giustizia i repsonsbaili.
Anche l'arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, appresa la notizia ha espresso la sua vicinanza e quella della Chiesa fiorentina all'artificiere della polizia "ferito mentre compiva il suo servizio", auspicandone una pronta guarigione. Betori inoltre "esprime una netta condanna dell'episodio di violenza con cui menti criminali hanno voluto insanguinare il passaggio dal vecchio al nuovo anno. La violenza non può essere mai uno strumento di confronto politico e sociale". Betori auspica che tutti a Firenze "ne condividano lo spirito di città del dialogo, della concorde convivenza, e dell'impegno per la pace".