"Ordinano un piatto e lo dividono in due. A pranzo? Tanti panini"

Le testimonianze: "Molti rinunciano anche alle guide" .

"Ordinano un piatto  e lo dividono in due. A pranzo? Tanti panini"

Turismo mordi e fuggi sempre più diffuso Le notti di permanenza in città non sono più molte come in passato

Meno etichette di vini sui tavoli e buste della spesa sui marciapiedi del centro storico. Il caro vita e l’aumento generale dei prezzi incidono sulla capacita di spesa delle famiglie costrette, per far quadrare i conti, a tagliare le voci ritenute superflue come appunto quella della villeggiatura. Se non tutti sono riusciti a ritagliarsi un budget per le ferie 2024, chi è partito lo ha fatto all’insegna del risparmio.

La fotografia è fornita da ristoratori, bar, guide turistiche e taxi che lavorano all’accoglienza di chi arriva in città. "I visitatori di agosto spendono meno, preferiscono piatti più economici e ordinano al massimo una portata. Questa estate in particolare c’è una clientela molto diversa da quella degli anni passati" sottolinea Davide Risoluti, titolare della Vineria del Re, un ristorante nella centralissima piazza della Repubblica.

Una tendenza confermata da Helga Chiostrini, titolare insieme a Paolo Zoppi del ristorante Da Pinocchio in piazza del Mercato Centrale:

"Spesso si fermano solo per bere qualcosa e a volte ordinano piatti da mettere in condivisione. Rispetto al 2023 abbiamo registrato una diminuzione della capacità di spesa" sottolineano. Basti pensare, aggiungono i titolari del ristorante Da Pinocchio, alle ordinazioni di etichette di vino: "Lo scorso anno avevamo persone che sceglievano le migliori bottiglie senza badare a spese. Oggi non è più così".

Per Andreina Mancini, storica titolare dell’Antica Pasticceria Sieni di via dell’Ariento, è cambiata la clientela: "Io lavoro principalmente con residenti quindi non ho notato nessuna diminuzione. Più che altro stiamo registrando un aumento delle colazioni di asporto a dimostrazione del fatto che tanti soggiornano in appartamenti".

Che la crisi abbia alleggerito le tasche lo si percepisce anche facendo un giro nel centro città. Le code dei visitatori, infatti, non abbandonano le casse dei piccoli supermercati dove oggi si può trovare di tutto: da insalatone con tanto di olio, posate e sale compresi a pasta fredda e panini farciti.

"I lungarni sono vuoti in questi giorni – aggiunge Marco Verzì, presidente delle guide turistiche di Confesercenti Firenze -, agosto è sempre stato un mese con poco lavoro ma non siamo mai scesi a questi livelli". Verzì il centro fiorentino lo conosce come le sue tasche: "Non solo abbiamo notato un calo dei turisti nelle strade della città e questo molto probabilmente è dovuto al caldo torrido. Ma chi c’è spende meno: ci sono gruppi fai-da-te che non prendono nemmeno più la guida turistica".

Poi Verzì aggiunge: "Ad agosto decido di rimanere a Firenze perché tanti colleghi sono in ferie e io resto comunque a dare un servizio ma ne avrei potuto fare a meno. Per intere giornate sono rimasto fermo".

Lo stesso ragionamento dei tassisti fiorentini: "Io sto registrando un calo del 25%. I rincari hanno lasciato a casa tanti vacanzieri" conferma Fabrizio Conti.

Rossella Conte