Firenze, 29 agosto 2023 – Quattro milioni di euro per il rinnovo di un’ala dell’ospedale Torregalli. Un'area high tech ad alta tecnologia con una sala operatoria ibrida multidisciplinare di ultima generazione, un'ulteriore sala operatoria e una recovery room di recupero e osservazione con sei posti letto a carattere intensivo. Sono queste le tre sale del rinnovato blocco operatorio del padiglione Vespucci dell'ospedale fiorentino San Giovanni di Dio, inaugurate questa mattina.
L'investimento è appunto di quasi quattro milioni di euro. La sala ibrida, è stato spiegato, sarà destinata prevalentemente agli interventi di chirurgia vascolare: le due nuove sale saranno usate a livello multidisciplinare tra molte discipline chirurgiche, anche dalla radiologia interventistica, e comunque per tutti quegli interventi più complessi che prevedono l'impiego di equipe multidisciplinari e che potrebbero avere necessità del supporto di immagini intraoperatorie ad alta definizione.
All’inaugurazione dei nuovi spazi erano presenti tra gli altri il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dell'assessore regionale al Diritto alla salute Simone Bezzini, della presidenza della Società della salute zona Firenze Sara Funaro, della presidente della Società della salute zona fiorentina nord ovest Camilla Sanquerin.
"Sono molto contento - ha affermato Giani -. Questo spazio consentirà interventi integrati”.
“Si aumentano gli spazi operativi e quindi anche la capacità produttiva - ha dichiarato Stefano Michelagnoli, direttore del dipartimento delle specialistiche chirurgiche -. Il miglioramento è anche qualitativo in quanto le sale così allestite consentono di fare interventi più complessi in maggior sicurezza”.
Il direttore di presidio Simone Naldini ha sottolineato che “nelle sale del blocco operatorio ora è presente un sistema di cablaggio che permette di far seguire gli interventi con finalità di formazione”.
Secondo il direttore della Asl Toscana centro Paolo Morello, all'ultima iniziativa pubblica con questo ruolo, "gli ospedali hanno bisogno di grande tecnologia, la professionalità deve essere sempre al top. In un sistema di rete in cui la presa in carico del paziente non deve mancare mai, i chirurghi sono tra i primi che si sono messi subito in gioco e questo ha determinato dentro il nostro sistema un grande lavoro fra equipe per interventi altamente complessi. Quello di oggi è veramente un esempio di altissimo profilo”.
"Queste sale ci danno l'idea della forte vocazione chirurgica di Torregalli che si rinnova - ha dichiarato Bezzini - una vocazione particolarmente qualificata che si integra con altre discipline e che si arricchisce dell'innovazione tecnologica e questo è un elemento che va fortemente rimarcato perché è davvero qualificante e tende a proiettare una storia virtuosa come quella di Torregalli nel futuro”.