
Il sindaco di Rignano, Giacomo Certosi
È mistero su un osso, ritrovato sul prato del cimitero di Rignano. A individuarlo sono state una zia con la nipotina di 6 anni: stavano andando a dare un saluto sulla tomba di uno zio, quando percorrendo un’area verde, non luogo di sepolture, hanno visto sull’erba qualcosa di sospetto. Si sono avvicinate ed era un osso. Apparentemente un femore.
La zia ha rassicurato la nipotina raccontandole delle innocenti bugie per tranquillizzarla di quella macabra scoperta, ma poi ha fotografato il reperto e lo ha pubblicato sui social per denunciare una presunta situazione di incuria in un luogo che dovrebbe custodire al meglio i resti mortali dei cittadini. È intervenuto il sindaco Giacomo Certosi: "Ho inviato una lettera alla Silve Spa, la società incaricata della gestione dei cimiteri comunali – dice -. Chiedevo chiarimenti immediati sulla vicenda". Non solo: ha sollecitato la società "a garantire che episodi simili non si ripetano". Ma per la società non c’è niente di cui preoccuparsi: pochi giorni prima del ritrovamento dell’osso, ricostruisce la Silve, era stato effettuato il taglio e la raccolta dell’erba proprio in quel punto del cimitero. Un osso del genere non poteva essere sfuggito al controllo del personale durante le operazioni di manutenzione.
"Negli ultimi dieci mesi – si legge nella lettera di risposta di Silve a Certosi – non sono state effettuate esumazioni dal cimitero di Rignano. L’osso ritrovato non può provenire da sepolture presenti nell’area". Piuttosto, ipotizza, "è stato verosimilmente collocato con l’intento di creare un caso". Per Silve non sarebbe neanche un osso umano: "A un primo esame visivo, sembrerebbe appartenere a un animale di media taglia, non meglio identificato". Il reperto è stato rimosso "nel corso del consueto giro di pulizia e controllo da parte degli addetti della società".