La gestione e la comprensione del flusso di turisti? Passa anche dai bagni pubblici. Perché ognuna delle 14 toilette presenti dentro e fuori l’area Unesco di Firenze, può parlare e raccontare l’impatto e i numeri del turismo di massa sul centro. Basta sapere cosa chiedere. Per questo Palazzo Vecchio ha deciso di installare un contapersone per ognuno dei bagni pubblici presenti in centro. Il piano è finanziato nell’ambito del progetto ‘Feel Florence , dalla transizione digitale alla sostenibilità per una nuova destinazione turistica’ finanziato dal ministero del Turismo, con sei milioni e mezzo di euro.
Un minuscola parte di questa cifra, circa 50mila euro, andrà a finanziare l’installazione dei sensori in ciascuna delle toilette: vere ’sentinelle’ in tutte le zone del centro. Le toilette infatti coprono un’area che va dalle Cascine in piazzale Kennedy fino a viale Galileo, ma anche via dell’Ariento, piazza Ghiberti, Santo Spirito, piazza dei Ciompi e Santa Maria Novella oltre a tutto il resto della flotta di bagni inclusa l’area di San Lorenzo con via della Stufa.
Nei quali una volta terminata l’installazione sarà possibile attivare il conteggio anonimo dell’accesso a e avere il quadro del loro utilizzo, ma ancge, di fatto conoscere quante sono le persone (fiorentini e residenti inclusi) che transitano da un luogo pubblico in pieno centro storico in una determinata ora. Un modo per ottenere alla cartina di tornasole, numeri precisi sull’impatto dei passaggi di comitive e visitatori, sommando i numeri di tutte le toilette durante l’orario di apertura. I dati raccolti dai sensori serviranno anche migliorare la flotta di servizi pubblici, allentando la ‘pressione’ sui pubblici esercizi. Spesso infatti il ‘diritto di toilette’ ai soli clienti è stata al centro di tira e molla fra Comune ed esercenti.
Intanto da agosto è partita la gara da oltre 280mila euro per la riqualificazione dei servizi nell’area C, quelli che si trovano nel cuore dell’area C.