ANDREA SPINELLI
ANDREA SPINELLI
Cronaca

PalaJova, il più grande spettacolo: "Nutriamoci solo di cose belle"

Al Mandela Forum da domani al 1° aprile otto concerti ’kolossal’ del profeta del pensiero positivo . Lorenzo Cherubini: "Uno show carico, allegro e colorato come per prepararsi a tempi difficili".

Lorenzo Cherubini con il suo PalaJova 2025 farà otto concerti al Mandela Forum

Lorenzo Cherubini con il suo PalaJova 2025 farà otto concerti al Mandela Forum

Nello spettacolo da mille e una notte con cui da domani plana sotto ai riflettori del Mandela Forum per otto repliche (22, 23, 25, 26, 28,29, 31 marzo e 1° aprile), il mondo incantato di Jovanotti sta tutto su quel tappeto che si porta appresso come un nomade alla ricerca del suo tesoro lungo le carovaniere dell’Asia Centrale. Un drappo magico, assicura, perché, non solo gli fa sentire sotto il calore di casa mentre canta, ma, se lo stendi sotto ai piedi, perfino nel deserto in un attimo diventi un principe. "Il mondo è fatto di persone che si incontrano, si incrociano, e io su questo tappeto ripenso a tutto questo" ammette il profeta del pensiero positivo durante il concerto. "Non esiste un solo mondo, esistono infiniti mondi, e il dispositivo per generarli è l’amore" sono ancora le parole di Lorenzo Cherubini.

Al tappeto c’è andato pure lui per colpa della sirena che, come canta in ’Montecristo’, gli ha tagliato la strada. Non per niente i 145 minuti di maratona iniziano con un pot-pourri video di momenti pubblici e privati, fra cui quelli immediatamente successivi al grave incidente di due estati fa a Santo Domingo, dove un dosso per rallentare la velocità non visto l’ha sbalzato dalla bicicletta mandandolo a fracassarsi femore e clavicola. Evento all’origine di una via crucis fatta di sale operatorie e sedute di fisioterapia che, assicura, l’hanno portato a guardare la vita con altri occhi. "Arrivo sempre alla fine che sono da buttare e il giorno dopo mi devono rimontare, il pubblico, però, diventa pazzo e io con lui, cosa che mi rende felicissimo perché questo è il mio più bel concerto" dice Lorenzo parlando della risposta ’kolossal’ al kolossal concepito per questo PalaJova 2025, 54 concerti in otto città e sette palazzi dello sport (più un’arena, quella di Verona) all’insegna del tutto esaurito, o quasi, con cinque canzoni dell’ultimo album ’Il corpo umano vol. 1’, 32 hit, e una produzione dominata da un grande schermo di fondo oltre a dieci bulbi luminosi che si muovono sopra le teste del pubblico trasformandosi in abbacinanti fiori tropicali hi-tech. L’elemento floreale è presente pure nei versi della poesia di Mariangela Gualtieri ’Senza polvere senza peso’ ("Che cosa sono i fiori? Non senti in loro come una vittoria? La forza di chi torna da un altro mondo e canta la visione") che compaiono sullo schermo durante lo spettacolo. "L’incidente non ha cambiato l’idea di live che avevo in mente prima di finire in ospedale" commenta l’artista di Cortona. "Perfino l’idea dei fiori, che oggi sembra legata a questa mia rinascita, c’era già. Sul palco è tutto vero, tutto live, non c’è nulla che non sia suonato, ma non me ne faccio un vanto, semplicemente ho puntato su arrangiamenti più organici che in altre occasioni". Insomma, uno show molto suonato, molto colorato, con un uso sfrenato sullo schermo dell’intelligenza artificiale e tanti riferimenti al mondo dei cartoon. "Avevo voglia di fare uno show carico, allegro, come per prepararsi a tempi difficili, di crisi permanente" aggiunge. "Abbiamo bisogno di essere forti e vitali per affrontare questi momenti, di nutrirci di cose belle" conclude Jovanotti.

Andrea Spinelli