Signa, partono i lavori per il recupero di Palazzo Ferroni, diventa un ospedale di comunità

L’apertura ufficiale del cantiere: saranno dieci i posti di lunga degenza per la struttura. “Si tratta di un modo per ripensare completamente la sanità sul territorio”, dice il presidente della Regione Eugenio Giani

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Rinasce Palazzo Ferroni: verrà completamente ristrutturato

Firenze, 30 settembre 2024 – Una ristrutturazione da tre milioni che porterà importanti novità per la sanità locale. Una novità importante per Signa, che recupera così un rudere che stava cadendo a pezzi. Nuova vita per Palazzo Ferroni a Signa, la sede del vecchio Comune da parecchi anni abbandonato a se stesso.

L’edificio - che sorge nella via che porta lo stesso nome, nel centro del paese - sarà infatti restaurato completamente: l’intervento di fatto, dopo la preparazione del cantiere avviata a luglio, parte oggi e al sopralluogo con il sindaco Giampiero Fossi, che è stata anche l’occasione per presentare il progetto, ha partecipato stamani il presidente della Toscana Eugenio Giani.

“Con i suoi dieci posti letto di lunga degenza la struttura che nascerà a Signa avrà una funzione completare a quella più classicamente ospedaliera e sarà un punto di riferimento per tutta l’area metropolitana – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. L’avvio dei lavori di ristrutturazione, che di fatto partono oggi, costituisce un passo avanti importante per la riorganizzazione della sanità sul territorio e la creazione di nuovi servizi vicino a dove i cittadini abitano”.

“Utillizzando i fondi del Pnrr - spiega ancora - nasceranno in Toscana più di trenta ospedali di comunità, dove i malati cronici o i pazienti dimessi dall’ospedale ma che hanno bisogno di cure a più bassa intensità potranno essere accolti, e saranno operative oltre settanta case di comunità, con ambulatori specialistici e medici di famiglia”.

Si tratta di un investimento finanziariamente importante e sarà una rivoluzione, un nuovo modo di intedere e organizzare la sanità sul territorio” evidenzia Giani. Ma per Signa si tratta anche di qualcosa di più: non solo un nuovo presidio sanitario. “Sarà infatti un’occasione di rigenerazione urbana - conclude il presidente –, visto che daremo una nuova funzione a questo pezzo di centro storico, arrestando il decadimento del palazzo”.

Dal seminterrato al primo piano il palazzo conta una superficie di 890 metri quadri. Per la riqualificazione, che sarà ultimata per i primi mesi del 2026, sono stati investiti poco più di tre milioni: due milioni e 300 mila euro sono un finanziamento del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, mentre altri 700 mila euro arrivano dal bilancio della Regione e dell'azienda.