OLGA MUGNAINI
Cronaca

Palazzo Portinari Salviati riapre alla città

Acquistato e restaurato dal magnate di Taiwan Nelson Chang, ospita una residenza d’epoca con tredici lussuosissime suite

di Olga Mugnaini

E’ qui che nel Calendimaggio del 1274 Dante avrebbe incontrato per la prima volta la sua Beatrice, di appena nove anni “vestita di nobilissimo colore“.

Chissà. Certo è che Folco Portinari, padre di Beatrice, fra via del Corso e via dello Studio possedeva molte case e botteghe. E il palazzo che porta il nome di famiglia, Portinari Salviati, è appartenuto davvero a eredi diretti del grande mercante del medioevo.

Ma sono mille altre le storie vissute e custodite all’interno di questo magnifico edificio nel cuore della città, che dopo un decennio di abbandono viene restituito ora alla città grazie a un investimento da cento milioni di euro, da parte del magnate di Taiwan Nelson Chang, lo stesso che ha acquistato Palazzo Serristori sull’omonimo Lungarno.

Ci sono voluti quattro anni di lavori per recuperare 12mila metri quadri d’interni, a cui hanno lavorato 300 persone. Ma nonostante i ritardi per il Covid, dal 15 aprile tutto sarà pronto.

Il Ldc Group di Nelson Changd e della figlia Elaine che ha curato l’arredamento, hanno recuperato Palazzo Portinari Salviati di via del Corso con un intervento considerato da manuale.

"Ci siamo presi cura di questa preziosa testimonianza di storia e di cultura, consapevoli di esserne solo i custodi - ha detto Nelson Chang, ad di Ldc Group -. Il recupero di questo palazzo è anzitutto un’operazione di valorizzazione culturale affinché il suo patrimonio possa essere conosciuto e apprezzato da tutti". L’intervento di restauro, tra l’altro, restituisce al pubblico spazi che conservano i cicli di affreschi dedicati all’Odissea e alle storie di Ercole, realizzati da Alessandro Allori e aiuti tra il 1574 e il 1576.

Al piano terra del palazzo, proprio dal 15 aprile aprirà il ‘Salotto Portinari Bar & bistrot’, bisognerà invece attendere giugno per vedere la Cappella Salviati, ancora in restauro, e la Corte degli Imperatori con le sale attigue, dove è in allestimento il ristorante ‘Chic Nonna’ dello chef stellato Vito Mollica. Recuperato anche il piano nobile con gli originali soffitti affrescati o a cassettoni, che ospiterà una residenza d’epoca con 13 suite, arredate con pezzi d’antiquariato e opere d’arte acquistati in aste internazionali. Nella parte dell’edificio non caratterizzata da elementi storico-artistici sono stati realizzati appartamenti a uso residenziale.

"Metà del Palazzo Portinari - ha spiegato Marco Casarola general manager Italia di Ldc group - ha una destinazione puramente residenziale con 25 appartamenti di cui due terzi già venduti a un mercato straniero e principalmente americano".

Previste visite guidate al palazzo una volta alla settimana.

"Questo intervento è considerato un esempio a livello nazionale di come si debba recuperare un palazzo storico - ha detto il sindaco Dario Nardella –. È la dimostrazione di come capitali internazionali possano dare grande lustro alla storia di Firenze".