REDAZIONE FIRENZE

Palazzo vecchio imbrattato, sopralluogo dei tecnici. Nardella: “Ho agito d’istinto”

Il giorno dopo l’incursione degli attivisti di Ultima Generazione. Il primo cittadino: “Capisco la frustrazione degli attivisti”. Il ministro Sangiuliano: “Paghi chi fa danni”

Firenze, 18 marzo 2023 – Il giorno dopo si contano i danni, fortunatamente alla fine lievi, dell’incursione degli attivisti ecologisti di Ultima Generazione di fronte a Palazzo Vecchio. I cui muri, come accaduto per altri palazzi celebri in Italia, sono stati ricoperti da vernice.

Un atto eclatante che nelle scorse settimane aveva già interessato il palazzo del consiglio regionale della Toscana. Stavolta però l’atto ha fatto il giro del mondo sia per la notorietà dell’edificio imbrattato che per l’azione del sindaco Dario Nardella, che per caso era di fronte all’arengario dove la vernice è stata spruzzata e che è intervenuto energicamente bloccando uno dei manifestanti. Immagini che hanno fatto il giro dei social network.

Il sopralluogo

Un sopralluogo del Cnr alle pietre di Palazzo Vecchio interessate dal danneggiamento. E’ avvenuto nella mattina di sabato, intorno alle otto. E’ quanto riferisce il Comune spiegando che «questa mattina i tecnici della Fabbrica di Palazzo Vecchio insieme ai ricercatori del Cnr hanno effettuato un sopralluogo per verificare lo stato della facciata dopo l'imbrattamento di ieri e l'immediata ripulitura. L'intervento si è rivelato efficace e sono stati riscontrati solo due piccoli residui che saranno rimossi nella giornata di lunedì. La facciata non presenta danni». «L'intervento di ripulitura di ieri è stato tempestivo ed efficace - ha detto il dirigente del Servizio Belle arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio Giorgio Caselli -, ma abbiamo rischiato grosso e i danni potevano essere gravi».

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Nardella: “Ho agito d’istinto”

"Ho usato espressioni forti perché ieri, come molti in piazza della Signoria, ero allibito e arrabbiato. Da uomo delle istituzioni non avrei dovuto rivolgermi in quel modo nei confronti del ragazzo". Lo ha scritto sul suo profilo Facebook il sindaco Dario Nardella. "Ho agito d'istinto- ha aggiunto Nardella-. Come sindaco amo non solo con la testa ma con il cuore Firenze e questa volta è prevalso il cuore, è prevalsa la reazione d'impulso. L'istinto di un padre o madre di famiglia che ha pensato solo a difendere la casa di tutti, Palazzo Vecchio, simbolo della storia e della civiltà di Firenze".

Nardella: “La frustrazione degli attivisti è legittima”

"Il mio è stato un gesto d'interdizione per bloccare l'azione vandalica e limitare al massimo il danno-ha proseguito Nardella -. Ho vissuto quella violenza come uno sfregio alla nostra storia, alle nostre radici. La bellezza, la cultura, l'arte sono - come del resto la natura - indifese di fronte alla violenza e all'ignoranza. Sono il cuore della nostra esistenza umana, sono ciò che ci rende consapevoli e liberi. Per questo anche la più condivisibile battaglia, come quella sull'emergenza climatica, non può essere condotta attaccando il patrimonio di tutti". Nardella ha concluso:"Agli attivisti di Ultima Generazione vorrei dire che la loro frustrazione è più che legittima. Sono padre di tre figli e come tale vorrei lasciare loro un mondo più sostenibile e giusto".

Nardella: “Agiamo tutti insieme per l’ambiente”

"Ieri – ha poi proseguito Nardella –  abbiamo bloccato la protesta ma non abbiamo bloccato il desiderio di proteggere il pianeta che ci ospita. Sono convito che non servano azioni eclatanti, individuali, divisive, ma battaglie largamente condivise e politiche drastiche dei governi che si possano riflettere nelle città che amiamo e viviamo ogni giorno. È ora di dare concretezza alla difesa dell’ambiente. Noi ci proviamo tutti giorni ma sappiamo che senza l’aiuto di tutti sarà impossibile. È ora di farlo tutti insieme”. 

Sangiuliano: “Paghi chi fa danni”

"Per le bravate di alcuni sconsiderati si sprecano risorse e denaro pubblico. Stiamo pensando di far pagare a costoro i danni che hanno prodotto”. Così in un tweet il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che annuncia la linea dura. “Ieri per ripulire la bravata di alcuni sconsiderati è stato necessario utilizzare molta acqua e l’acqua è un bene prezioso che dobbiamo preservare. Nelle scorse settimane per ripulire la facciata del Senato si sono spesi soldi della collettività perché sono state chiamate delle ditte specializzate che hanno macchinari molto costosi. Chi compie questi atti determina un costo e un danno a tutti quanti i cittadini. Stiamo pensando di far pagare a costoro i danni che hanno prodotto. Devono pagare loro con gli interessi”, ha sottolineato il ministro Sangiuliano.