
Funaro e Paulesu chiedono risposte. Stasera ’Via Crucis dei Giovani’ con monsignor Gambelli, giovedì la messa
di Niccolò Gramigni
Una lettera al ministro della giustizia Carlo Nordio per invitarlo a fare un sopralluogo al carcere di Sollicciano nelle cui vicinanze stasera arriverà la ‘Via Crucis dei giovani’, come deciso dall’arcivescovo di Firenze, monsignor Gherardo Gambelli. L’assessore al welfare Nicola Paulesu di Palazzo Vecchio (nella foto in alto a destra), d’accordo con la sindaca Sara Funaro, chiede pubblicamente risposte per una situazione da gestire nel più breve tempo possibile e annuncia l’invio, prossimamente, di una comunicazione diretta a Nordio. "Sollicciano – dice Paulesu – necessita di un intervento di rigenerazione radicale. Andrebbe demolito e ricostruito". L’assessore parla di "condizioni inumane" e invita ufficialmente il ministro Nordio "a un confronto diretto con le istituzioni locali, perché possa rendersi conto personalmente che questo non è più un luogo adeguato a svolgere le sue funzioni e che vada individuata una soluzione con urgenza. Il carcere di Sollicciano non è dignitoso, né minimamente vivibile, le condizioni a cui sono sottoposti tutti i giorni i detenuti, coloro che vi lavorano e vi operano a vario livello non sono più sostenibili. La nostra città è sempre stata apripista sul tema dei diritti, non possiamo più tollerare questa situazione. Chiediamo quindi un intervento urgente, accogliendo l’appello dei magistrati che chiedono la chiusura degli spazi detentivi per consentire una completa ristrutturazione".
La posizione è condivisa anche dall’Ordine degli Architetti di Firenze che ribadisce, attraverso il presidente Luca Scollo, la necessità "di intervenire urgentemente" e chiede "uno scatto di responsabilità da parte del Ministero della Giustizia". "Accogliamo con favore – aggiunge - la decisione di scrivere una lettera da parte della sindaca Funaro e dall’assessore Paulesu". Secondo Scollo "è imprescindibile avviare immediatamente una fase progettuale seria per affrontare il degrado attuale, che mina la dignità di detenuti, operatori e cittadini tutti". "Ribadiamo – conclude Scollo – la nostra disponibilità a contribuire con competenze progettuali e visione urbana alla costruzione di un carcere che sia davvero rieducativo, sostenibile e rispettoso dei diritti fondamentali".
Il garante dei detenuti di Firenze Eros Cruccolini in una lettera all’arcivescovo di Gherardo Gambelli in vista della Via Crucis auspica "che molti fiorentini partecipino ed insieme ai cittadini anche le autorità che con la loro presenza possano alimentare la speranza di un concreto cambiamento di questa realtà fortemente problematica da anni".
La partita riguarda anche il Consiglio comunale: nelle scorse settimane il presidente dell’assemblea cittadina Cosimo Guccione e il vicepresidente Alessandro Draghi avevano recapitato un invito al ministro. "Siamo in attesa di ricevere risposta dalla sua segreteria, sarebbe molto proficua la sua presenza al fine di organizzare un Consiglio comunale in carcere, cosa che manca da fine 2017", ricorda Draghi.